Dettagli Recensione
Ma che bello!
Un anonimo agente di commercio rimane bloccato in un paesino da un guasto all'auto. Attirato dalla prospettiva di una cena in una rinomata locanda e magari di un'avventura con una fanciulla disponibile rinuncia alla possibilità di prendere un treno per tornare a casa e decide di rimanere in paese. trova ospitalità presso la villa di un arzillo vecchietto che ha come ospiti a cena altri ottuagenari. La serata si prospetta noiosa per il protagonista ma si rivelerà tutt'altra cosa. I vegliardi sono un ex pubblico ministero, un ex giudice ed un ex avvocato difensore che ogni sera si ritrovano per fare un gioco: celebrare processi a personaggi famosi ricoprendo ognuno il proprio ruolo di accusatore, giudice e difensore. Quando capita un imputato in carne ed ossa meglio ancora. Traps si troverà coinvolto in un processo assolutamente originale e farsesco tra raffinate libagioni servite a ritmo continuo che alleggeriscono l'atmosfera e abbassano le difese dell'imputato. Traps non pensa di aver commesso alcun crimine ma in crescendo inquietante i vecchietti gliene affibbiano uno che è più un brutto comportamento a livello morale che un autentico crimine. Lo fanno però in modo così convincente, ribaltando il concetto di colpa e legandola ad una scorrettezza morale più che al reato vero e proprio. Traps al termine del processo si sente colpevole , pur sapendo di non aver commesso alcun crimine, perchè questa colpa è ciò che farebbe di lui un uomo compiuto. Satollo all'inverosimile ed inebriato dal vino Traps non distingue l'oggettiva realtà di quanto accaduto dal processo alle intenzioni che ha costruito una ipotesi di reato assolutamente assurda ed esagerata. Racconto breve che si legge in un'ora ma assolutamente originale e spietato.
Indicazioni utili
Commenti
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |
Ordina
|
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |
L'autore si dimostra grande moralista. Come ce n'è bisogno ai nostri tempi !