Dettagli Recensione
La genetica in crittogrammi musicali
Finalmente tradotto in italiano dalla bravissima Licia Vighi, già traduttrice di Sussurro del mondo, vincitore del Pulitzer dell’anno scorso, THE GOLD BUG VARIATIONS approda in Italia con ventinove anni di ritardo! E non è mai troppo tardi per i bei libri!
Scienza, musica, arte, informatica e due storie d’amore sovrapposte. Un romanzo-mondo, espressione felice se abbinata a questo voluminoso libro. Niente è messo lì per caso, perché la Natura non fa niente senza un perché ed anche Powers sembra piegarsi a questo assioma. Ogni pagina ha una sua necessità, anche il titolo originale: The Gold Bug Variations infatti si rifà sia a Lo scarabeo d’oro di Poe e sia a Bach tramite un gioco di suoni, The Goldberg Variations. E ...
“Cosa potrebbe esserci di più semplice? Quattro
note scendono dal Sol lungo i gradi della scala.
Quattro siffatte battute sviluppano
quattro frasi, poi si torna al principio”.
Quattro.
Quattro le stagioni, i quattro punti cardinali, quattro le lettere del tetragramma, quattro le basi che formano gli acidi nucleici del DNA. Quattro le note basilari di un componimento musicale di Bach. “Quattro i corpi paralizzati dal desiderio al centro di un mondo brulicante di specie”.
Ecco spiegato anche il perché del titolo in italiano: ogni terza variazione dell’opera di Bach citata è detta canone e il desiderio, visto non solo come spinta sessuale, ma come motore della conoscenza è alla base di ogni ricerca in ambito scientifico, oltre ad essere l’attrazione che spinge due persone ad amarsi. Certamente la scelta editoriale de La Nave di Teseo, così come per l’altro libro di Powers, The Overstory tradotto con Sussurro del mondo, è stata fatta per rendere più accattivante l’opera, (tenuto conto del fatto che il lettore medio sceglie le sue letture in base ai titoli ed alle copertine).
Il quattro è al centro di uno schema magico cui il dottor Stuart Ressler , il personaggio più affascinante dell’intero romanzo, dedica tutte le sue energie per riuscire a codificare il DNA, la trama segreta della vita. Attraverso intuizioni illuminanti riesce, grazie alla donna di cui si innamora, Jeanette Koss, che lo avvicina alla musica, in particolare alle variazioni di Goldberg di Bach, a individuare in quest’opera la metafora più vicina al problema della codifica del DNA, la combinazione polifonica dei numeri, la musica alla base della vita umana, di questa particolare “scala di Giacobbe”, con una struttura molecolare a spirale con “due ringhiere appaiate che si attorcigliano luna all’altra” destinate a non incontrarsi mai.
Anche l’opera di Poe serve a Ressler da stele di Rosetta della genetica per ottenere la chiave di accesso dei codici cifrati, ma non si tratta assolutamente del comune gioco del cruciverba, decisamente no. Bisogna stare attenti a non confondere il messaggio della sequenza delle basi dei nucleotidi, con il meccanismo che serve a decifrare codici segreti.
La vita non è altro che una elaborata permutazione su un originale messaggio di quattro basi: timina, citosina, adenina e guanina. Usando le iniziali si possono ottenere una lunga serie di combinazioni.
Tutto il libro è ben architettato e ben connesso nelle sue parti, proprio come la filosofia alla base degli studi del dottor Ressler che tiene conto di tutte le relazioni e le connessioni possibili tra le cose, perché “ogni cosa è tale grazie a tutto il resto”.
La storia è per gran parte un lungo flashback a più piani temporali sovrapposti: il dottor Ressler è morto e il suo pupillo e collaboratore Franklin Todd e la bibliotecaria Jan O’Deigh, uniti dall’amore reciproco e dalla smisurata stima per il vecchio scienziato, cercheranno di ricostruire la sua straordinaria storia per far conoscere al mondo la melodia che c’era dentro di lui. Ed è così che il lettore conosce la storia d’amore delle due coppie Ressler-Koss e Todd-O’Deigh, narrate in concomitanza dall’inizio, in mezzo alla storia delle genetica molecolare, a importanti nomi della scienza moderna. Il difficile percorso di Ressler, le sue intuizioni magiche campeggiano in tutto il romanzo e la parte più ‘rosa’ - voglio tranquillizzare i lettori- è veramente minoritaria, anche se confesso, densa e coinvolgente.
Aggiungo: necessaria. Sì, necessaria per bilanciare e alleggerire con un pizzico di poesia e di erotismo -non esplicito - tutta l’opera.
Un libro bellissimo, in America è paragonato alle opere dei grandi scrittori del modernismo Don DeLillo e Pynchon. La prosa di Powers è scorrevolissima, così evocativa, così piena di perifrasi, metafore, spesso logorroica come un fiume in piena, ma che conserva sempre una sua delicatezza ed una sua musicalità (in italiano ciò è merito della eccellente traduzione). L’erudizione di Powers è notevole: citazioni e richiami derivanti da ogni ambito della conoscenza esatti e puntuali: arte, letteratura classica greco romana e contemporanea, astronomia, storia di ogni epoca, curiosità, chicche scientifiche. Bisogna immergersi nella lettura e segnare spesso cosa cercare nell’enciclopedia, a meno che non siate dei pozzi di scienza (ciò è quasi impossibile, anche se certamente augurabile).
Il libro è voluminoso e abbastanza impegnativo, è consigliato ai lettori ben motivati.
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Non vedo l'ora di leggere la tua analisi, alla luce delle tue più ampie letture su modernismo e postmodernismo americano!
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