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Ci rivediamo lassù
 
Ci rivediamo lassù 2020-07-25 07:45:00 andrea70
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andrea70 Opinione inserita da andrea70    25 Luglio, 2020
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Specchio delle miserie umane

Prima guerra mondiale. Albert viene salvato da Edouard che in quell'occasione viene ferito dalla scheggia di una granata.
All'episodio assiste, e ne è in parte responsabile, il tenente Henry Pradelle, troppo preso dalla battaglia
per aiutare i due soldati.
Pochi giorni dopo la guerra finisce e i tre si ritrovano di nuovo nella vita civile ma con ruoli molto diversi.
Edouard ha riportato una orribile mutilazione al volto, mentre è in ospedale Albert si prende cura di lui in una sorta di senso di riconoscenza per il gesto di Edouard sul campo di battaglia.
Edouard non vuole farsi rivedere dalla famiglia in quelle condizioni, in particolare dal padre con il quale ha un rapporto conflittuale data la netta differenza di carattere tra i due: ombroso e accecato dal dovere e dal successo il padre, estroverso e pieno di gioia di vivere Edouard. Albert pensa che l'unico modo per cavare dagli impicci l'amico sia farlo risultare morto in battaglia, nel caos post fine della guerra non è difficile scambiare il libretto militare di Edouard con quello di un altro soldato realmente deceduto e fargli assumere quindi la sua identità tanto più che le ferite lo rendono decisamente poco riconoscibile.
Il tutto da vita ad una serie di circostanze che portano l'ex tenente Pradelle a sposare la sorella di Edouard, figlia di un nobile, ricca e con agganci altolocati, il massimo per le aspirazioni dell'arrivista ex tenente.
Le vicende seguono l'indole dei personaggi e mentre Albert si arrabatta in tutti i modi per sostenere il compagno d'armi ferito una volta uscito dall'ospedale, Henry si fa strada come imprenditore sfruttando i soldi della moglie e le conoscenze del suocero, mettendoci di suo una particolare propensione all'imbroglio per avidità.
La guerra è finita e la vita dovrebbe ricominciare per tutti, magari dal punto in cui si era interrotta, sappiamo che non è così, Edouard e Albert sono due emarginati, il primo per scelta l'altro per una sorta di senso del dovere morale, di umanità che gli fa sentire il compagno d'armi come una persona
di cui è giusto prendersi cura anche se durante la guerra si erano giusto incrociati un paio di volte senza nemmeno rivolgersi la parola prima di quel fatidico giorno.
Si fa fatica ad arrivare alla fine del mese con i pochi soldi guadagnati da Albert che deve anche prendersi cura della dipendenza alla morfina sviluppata da Edouard dopo averla tanto usata per alleviare
il dolore delle tremende ferite subite.
Edouard è sempre stato bravissimo a disegnare ed il destino gli suggerisce l'idea per una incredibile truffa ai danni dello stato, nella quale coinvolgere Albert nonostante i suoi valori, lo stato di indigenza e sofferenza diventano molto convincenti e portano i due uomini ad unirsi anche in questa nuova avventura che dovrebbe dare loro almeno la tranquillità economica.
Nel frattempo Henry Pradelle continua la sua scalata sociale fatta di arroganza e imbrogli ma quando passi la vita a calpestare tutti coloro che ti si pongono sul cammino prima o poi trovi qualcuno che ti chiede il conto e le fortune di Henry cominciano a sgretolarsi sotto i colpi del senso del dovere di un anonimo funzionario statale che scopre le sue malefatte.
Edouard e Albert sono due sopravvissuti alla guerra ma sono due vittime della vita, non sono morti ma è come se lo fossero perchè non sono più le persone che erano prima dipartire per il fronte. Edouard in tutti i sensi avendo cambiato identità ed essendo mutilato in maniera tremenda, non vuole farsi vedere in quello stato, essere compatito e rinuncia alla vita agiata di prima della guerra.
Albert ha conservato le sue paure da giovane contabile e la sua umanità, ha perso il suo grande amore che nel frattempo si è trovata un altro, potrebbe cercare una sua strada da solo ma esistono valori che neanche una guerra può cancellare e su questi Albert cammina nella sua nuova vita fatta di privazioni, paure e sotterfugi per campare, ma un compagno d'armi che ti ha salvato la vita non può essere lasciato solo. Edouard e Albert ricompongono in modo approssimativo ma vero una sorta di vita familiare, un focolare domestico dove c'è qualcuno che si preoccupa per te.
Henry, Edouard, Albert, la guerra ha cambiato il loro stato sociale, la loro vita, non gli uomini che sono, quello pare non poterlo fare neanche la guerra.
Ma possono i soldi, restituirti almeno in parte quello che hai perso con la guerra? Possono guarire certe ferite dell'anima ? Esistono fili spezzati che non si ricompongono, tempi perduti che non si recuperano, la vita scorre senza sosta nonostante noi e i nostri affanni e quando anche raggiungiamo il benessere economico il nostro posto nel mondo non si compera e spesso non è comunque quello che vorremmo.
Lemaitre mischia benissimo la denuncia sociale relativa alla condizione dei reduci di guerra, alla miseria umana di chi lucra sui morti, all'inadeguatezza di uno stato incapace di prendersi cura di chi, a prezzo della propria propria, vita ha difeso la patria e il romanzo d'avventura .
Molto bello davvero.

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