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E non disse nemmeno una parola
 
E non disse nemmeno una parola 2020-07-21 10:16:01 Valerio91
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Piacevolezza 
 
4.0
Valerio91 Opinione inserita da Valerio91    21 Luglio, 2020
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Personaggi potenti in un contesto debole

Dopo il sorprendente primo approccio che ho avuto con "Opinioni di un clown", a lungo ho pensato a quale opera scegliere per approfondire Heinrich Böll. Alla fine ho optato per "E non disse nemmeno una parola", considerato la prima opera davvero matura dell'autore e che lo ha consacrato al successo. L'impressione che mi è stata confermata riguarda la sua bravura nella creazione dei personaggi: seppur non raggiungendo la profondità del clown Hans Schnier, i due coniugi Fred e Käte Bogner sono personaggi interessanti, vivi, tormentati da problemi che generano in loro diverse reazioni, che sono rese alla perfezione e si adattano benissimo al carattere che, nel frattempo, si è delineato dei personaggi.
Il tema attorno al quale ruota tutto il romanzo è la povertà, che è appunto il motivo che spinge Fred, prima dell'inizio della narrazione, a lasciare moglie e bambini per vivere alla macchia e sempre alla ricerca di un prestito per poter affrontare la giornata. Il vero paradosso è che Fred lascia casa sua pur amando moltissimo i suoi bambini e soprattutto sua moglie, con la quale continua a incontrarsi regolarmente; tutto il romanzo è infatti l'anticamera di uno di questi incontri, in cui verrà fuori tutta la tenerezza ma anche la difficoltà del vivere un matrimonio macchiato dalla povertà. Ai due non basta infatti il semplice fatto di amarsi molto: nella squallida camera in cui sono costretti a vivere non hanno la libertà neanche di fare l'amore; i bambini giocano in silenzio, timorosi; tutti costretti a sopportare le ristrettezze, il rumore dei vicini e i giudizi superbi della padrona di casa. Questo finirebbe per influenzare anche la più felice delle unioni. A tutto questo, almeno nella mente di Fred, si aggiunge l'incubo della guerra appena passata, che lo porta spesso a pensare ai vivi e ai morti, arrivando alla spaventosa conclusione per cui i secondi sono più interessanti dei primi. Fred è un uomo buono ma tormentato da demoni ai quali non riesce a dare una forma, perché sono un ibrido tra i traumi vissuti in passato e quelli che si trova davanti nel presente.
Un romanzo che presenta più di un aspetto interessante, ma che fa della psicologia dei protagonisti il suo perno inamovibile: venendo meno questo, infatti, viene meno buona parte della sua forza. Seppur questa cosa fosse vera anche in "Opinioni di un clown", in quel caso si aveva la netta impressione che l’opera avesse un respiro più universale, che riuscisse a trasmettere un quadro più preciso pur concentrandosi sul suo protagonista. Il contesto abitato da Hans Schnier era decisamente più palpabile di quello vissuto dai coniugi Bogner, della cui povertà siamo consapevoli, ma come fosse un semplice problema ristretto a quella cerchia familiare, quando invece doveva essere un problema sociale dilagante nella Germania del secondo dopoguerra.

“Talvolta penso alla morte e all’attimo in cui da questa vita passerò all’altra, e immagino che cosa potrò ancora ricordare in quell’ultimo istante: il viso pallido di mia moglie, la chiara orecchia di un sacerdote nel confessionale, due o tre messe piene di raccoglimento nella penombra di una chiesa, al suono armonioso della liturgia, la pelle rosea e calda dei miei bambini, la grappa che mi va scorrendo nelle vene, e le colazioni, al mattino, un paio di colazioni… Ora poi, mentre guardavo la ragazza servire i becchi della macchina, fui certo che ci sarebbe stata anche lei.”

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Commenti

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Una bella analisi, Valerio, che mi ha incuriosita molto. Di Boll ho molto apprezzato Opinioni di un clown, l'unico libro letto dell'autore. Terrò a mente questo titolo per quando mi vorrò riapprocciare a lui.
In risposta ad un precedente commento
Valerio91
21 Luglio, 2020
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Ciao Ioana,
grazie! Anche a me è piaciuto molto "Opinioni di un clown", che ho apprezzato soprattutto rimuginandoci sopra ore e giorni dopo la lettura. "E non disse nemmeno una parola" non arriva ai suoi livelli, ma può essere un buon titolo per approfondire l'autore.
Ottimo commento, Valerio. Ho letto Il romanzo molti anni fa, e non ne ho serbato purtroppo un grande ricordo, effetto probabilmente di una lettura un po' frettolosa. Ero rimasto invece folgorato da "Foto di gruppo con signora".
In risposta ad un precedente commento
Valerio91
22 Luglio, 2020
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Grazie Giulio.
"Foto di gruppo con signore" sarà, molto probabilmente, il prossimo libro di Böll che leggerò. Riguardo a questo, lo ritengo inferiore a "Opinioni di un clown".
Bello il tuo approfondimento sull'autore, sfondi le porte per noi!!
In risposta ad un precedente commento
Valerio91
22 Luglio, 2020
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Grazie Laura!
Ormai, su certi autori, arrivo già con qualche lettura alle spalle e posso dare alla recensione un respiro più ampio :)
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