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Il prezzo della creta
"Leggendo si viene a sapere quasi tutto, Anch'io leggo, Qualcosa, dunque, dovrai pur saperla, Ora non ne sono più tanto sicura, Allora dovrai leggere in altra maniera, Come, Non serve per tutti la stessa, ciascuno inventa la propria, quella che gli sia più consona, c'è chi passa tutta la vita a leggere senza mai riuscire ad andare al di là della lettura"
Storia di una famiglia di sani principi, debita al lavoro della creta. Cipriano Algor vasaio, la figlia Marta in cinta sposata con Marcal, neo assunto come guardia al Centro. Trama di per sé semplice. Il Centro assorbe tutto il commercio è una città nella città, è cuore pulsante di vita, consumismo, ospedali migliori, divertimento, lavoro ma tutto ha un prezzo, è una macchina regolata da una sola legge: il mercato.
Le stoviglie in terracotta non si vendono più, il Centro non ha più bisogno del vasaio. Il rapporto di fornitura finisce. L'uomo ormai ultrasessantenne si sente smarrito ma la figlia pensa a fabbricare delle statuette. Allora si studia il metodo, si torna a sporcarsi le mani ed a sognare. Nel mentre arriva un cane, più umano dentro di molte persone e poi si, c'è anche una donna e del sentimento agrodolce. Alcuni eventi si susseguono lentamente finché anche Cipriano Algor e Marta si trasferiscono al Centro. Dov'è il cielo azzurro? Dove sono le realtà agresti alle quali erano abituati? La vita per loro cambia e malgrado gli agi e gli svaghi c'è qualcosa che non va. Nel piccolo alloggio con Marcal si perde il dialogo. Una verità nascosta viene a galla. E ci conduce verso il finale.
Scegliere chi vogliamo essere, capire l'importanza della propria individualità di fronte alla società sempre più cieca di consumismo. La pubblicità che induce, stuzzica, affascina le scelte. Il commercio che fa di tutto una merce, anche i sentimenti lo diventano.
La mente come in una caverna con gli occhi che guardano ombre di una realtà soffusa. Il mito di Platone riletto in questo libro.
Tutto ha un prezzo, il consumismo chiede, il consumismo da e il consumismo toglie. Estrema attualità della mercificazione e della bassezza che assumono importanti valori di fronte ad un solo dio, il denaro.
Racconto ricco di spunti di riflessioni sull'origine dei valori che ci legano alla società ed ai nostri cari. Ad un certo punto è successo a tutti di porsi delle domande sull'etica che vogliamo seguire. Questo libro lascia l'amaro di una scoperta che però produce alcune conseguenze significative. Consiglio la lettura a chi ha già letto altro del medesimo autore. A metà del libro ho trovato che il racconto rallentasse molto per poi correre sul finale. In ogni caso un libro che ho apprezzato molto.
""vedeva che il mondo è fatto così, le menzogne sono tante e le verità nessuna, o qualcuna si, ce ne sarà pure qualcuna, ma in continuo mutare, non solo non da il tempo di pensarla come una verità possibile, ma dovremo anche, per prima cosa, appurare che non si tratti di una menzogna possibile"
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