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L'anticonformismo utopico
SPOILER
Lo sfondo della storia è il 1950, è l’America del boom; un paese che si sta arricchendo e dove l la vita borghese è piuttosto accentuata. I due protagonisti sono una coppia di giovani che spiccano per la loro diversità: I Wheeler. Essi sono (o credono di essere) degli anticonformisti, pieni di sogni e idee ancora da realizzare. Ma è il presente che conta e la coppia è sposata, ha due figli e vive un'esistenza piuttosto tranquilla, usuale, stereotipata nel complesso di “Revolutionary Hill”.
Esso è decisamente quel tipo di posto così perfetto, da cartolina, che incarna alla perfezione la realtà borghese di quell’epoca: villette a schiera dai colori vivaci, un vicinato apparentemente cordiale, ricchezza e benessere sono un lusso che si può sfoggiare, pare un luogo perfetto in cui trascorrere la propria esistenza. Infatti è impensabile immaginare che questo piccolo mondo di carta, sarà il palco per una tragedia.
Le giornate passano tutte uguali per i due giovani e a parte le visite dai vicini, gli aperitivi e le conseguenti serate a sparlare sul vicinato; si può percepire che le loro vite sono piuttosto tranquille e serene e vuote. Yates non fa altro che ricreare dei personaggi cliché. Frank considera il suo lavoro stupido ma non è in grado di separarsene, è un buon padre di famiglia e porta a casa lo stipendio per mantenere la famiglia e il loro tenore di vita. April è la classica casalinga frustrata che pur di sfuggire dalla monotonia decide di entrare a far parte di una compagnia teatrale scadente. Sin dalle prime pagine emerge che la loro esistenza così perfetta, nasconde in realtà solo veleno e nevrosi che, inevitabilmente porteranno a una graduale autodistruzione.
La routine e la noia fanno cadere Frank, l’uomo dai molti valori, nella classica relazione extraconiugale con una giovane collega. Proprio lo stesso giorno in cui April, dopo aver riflettuto sull’ultimo litigio, mostra di aver trovato la soluzione a tutti i loro problemi: partire. L’idea è quella di vivere per davvero, senza accontentarsi e di recarsi in Francia alla ricerca di un senso. Questa esistenza li sta uccidendo, dove sono finiti i giovani di un tempo? Perché lo spirito di ribellione si è spento lasciando spazio solo alle responsabilità? Il piano sembra perfetto: sarà lei a mantenere il marito mentre lui, finalmente, potrà cercare di capire la sua vera vocazione dopo così tanto tempo. La loro utopia ha inizio, i progetti iniziano a concretizzarsi, i vicini sono sconvolti anche se non sono in grado di ammetterlo davanti a loro. Questo è un gesto da irresponsabili, da bambini capricciosi, per lo più poi è una donna che deve mantenere un uomo e cosa dire dei figli…
Questo piano garantisce loro la salvezza da una società in cui non vogliono essere contagiati. La relazione pare migliorare qualitativamente parlando fino a che April non scopre di essere incinta e le carte sulla tavola del destino drasticamente cambiano. Questo imprevisto scombussola loro i piani, April prende in considerazione l’idea dell’aborto, Frank è sconvolto e cerca di farla ragionare, ma in cuor suo, sa che questo bambino non lo vuole nemmeno lui. Parallelamente, in azienda, lui viene notato per un lavoro che ha svolto e gli viene proposta una posizione più in alto nella scala gerarchica aziendale. Finalmente è stato premiato per qualcosa che ha realizzato e poi una promozione permetterebbe di avere abbastanza soldi per mantenere il futuro figlio. L’idilliaco breve tempo di tregua, svanisce e le tensioni aumentano come i litigi. Frank riprenderà la sua relazione extraconiugale e April inizia ad avere crisi di identità non sapendo più nemmeno “chi è davvero” finendo a letto con vicino Sheep.
Il personaggio più particolare è il figlio pazzo della signora Givings, loro vicina di casa. La pazzia, la nevrosi che tanto spaventa, pare essere la condizione più normale e veritiera della vita. John verrà invitato dalla coppia poiché la madre è disperata, la loro gentilezza è grande, non è da tutti invitare un instabile a casa propria per pranzo. Ma alla fine del racconto, la donna rivela di non averli mai visti di buon occhio e si rivela solo uno dei tanti personaggi fantoccio che si basano solo sulle apparenze. Jhon vede i due giovani come persone vere, che hanno deciso di fuggire da una vita tanto assurda e appoggia l’idea della Francia. Quando viene a sapere del cambio di programma parla con molta chiarezza su quali siano le vere ragioni dell’aver cambiato idea: è più comodo stare immobilizzati nel “vecchio vuoto e nascondersi dietro abiti pre-mamam” per Frank, piuttosto che scoprire di che pasta è fatto. Si meritano l’un l’altro in quanto due persone fallite, anche se April per lui era una donna forte. Prima di essere cacciato dice una frase che lascerà il segno nella donna: è grato per non essere quel futuro bambino.
Il declino ha inizio, i piani cambiano per davvero e dopo l’ultima lite, April fa l’ultima mossa sulla scacchiera che metterà fine alla partita. Prepara una bella colazione, non erano così teneri l’un l’altro da molto tempo. Non appena Frank se ne va, va in bagno a provocare un aborto spontaneo che la condurrà alla morte. Dopo questa tragedia, si vedrà l’ipocrisia dei vicini loro amici, soprattutto da parte delle figure femminili che pur di salvare le apparenze, denigrano i Wheeler per le loro folli azioni.
E’ una storia che parla di come l’anticonformismo spesso sia solo a parole ma non nei fatti, di come sempre si è schiavi di una società che impone le sue regole e noi siamo solo delle pedine. E di come, piuttosto che lasciarci andare al nuovo, alla libertà, ai sogni, preferiamo rimanere impantanati in una realtà che odiamo perchè è più comoda. Pur convincendosi di essere diversi, i Wheeler, non erano altro che una copia meglio riuscita degli altri, ma che alla fine si è arresa, senza combattere per il proprio sogno. La pazzia, pare l’unica lente che ha visto la realtà per quello che è davvero. E ovviamente Yates, dipinge i doppi sensi della società borghese con una grandissima maestria evidenziandone tutti gli aspetti più mostruosi.
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Commenti
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Messo in lista; grazie del suggerimento!
Questo libro è molto molto bello e profondo, forse non troppo considerato, ma se ti capita, leggilo assolutamente :)
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Sui disastri dell'anticonformismo, ho trovato bellissimo "Il libro dei bambini" di Antonia Byatt. Te lo segnalo volentieri perché è un grande libro di una grande scrittrice.