Dettagli Recensione
La risposta
Probabilmente vi sarà capitato di leggere un libro, vedere un film o semplicemente ascoltare una canzone che in qualche modo si sono rivelati adatti alla situazione che stavate vivendo e avrete pensato che potesse essere una sorta di risposta alla domanda che vi frullava per la testa in quel particolare momento della vostra esistenza .
Questa premessa è necessaria per spiegare a chi può essere adatto questo libro e perché a me è piaciuto molto ,ma non sono certa che possa suscitare lo stesso entusiasmo in tutte( e uso il femminile perché faccio fatica a immaginare un uomo leggere questo libro, sebbene io abbia letto talvolta libri destinati più ad uomini e quindi non escludo che qualche maschio incuriosito magari dall' universo femminile non decida di leggerlo)
Conoscevo già da tempo l'esistenza di questo romanzo, mi era stato consigliato da una cara amica , ma forse per via del titolo ( che non mi suscitava interesse) o forse perché pensavo fosse lontano dal mio gusto letterario , ho rimandato la lettura…fino a quando in una giornata di lavoro ne ho risentito il titolo e mi si è accesa una lampadina .
Diciamo che è stato lui a venirmi a cercare( dato che lo avevo snobbato) ed ha poi aspettato il momento giusto ( quello della famosa domanda che ti gira in testa) per riapparire e …colpire!
Cuccette per signora è la storia corale di alcune donne indiane ( ma potrebbero benissimo essere donne di qualsiasi altro paese del mondo ) , essere femminili che si incontrano in treno , in uno scompartimento riservato alle donne e iniziano...a raccontarsi come si racconta di sé ad una amica o come in questo caso a delle sconosciute che non rivedrai ma più.
La protagonista del libro si chiama Akhila ed è lei che avvia la conversazione perché cerca risposta ad una domanda fondamentale per la sua vita. Così attraverso le storie delle altre passeggere, diverse tra di loro e i racconti sulle altre donne conosciute nel corso della sua vita abbiamo modo di conoscere cosa vuol dire per una donna essere madre , moglie e figlia in una società che privilegia l' uomo .
Abbiamo modo di conoscere doveri, sogni, aspettative, rinunce e di vedere come in un tutto ciò ritorna spesso il concetto di amore, quello che diventa affetto o necessità, quello talmente esclusivo che tiene fuori pure i figli, l' Amore che si consuma e diventa paura e odio per chi ci sta accanto e che ci è diventato ora estraneo, quello che ha il coraggio di esistere senza annullarsi per l' altro ed in grado di amarlo per ciò che è davvero . L’ amore che non è tale ma è solo violenza per l' altro, morte e poi odio per se stessi . Ed è su quest' ultimo punto che si avvia poi la riflessione definitiva della protagonjsta ( a mio parere ogni storia e raccontata in un preciso momento quasi come se fossero gradini da salire per capire che non vai da nessuna parte se non parti dalla base che è il rispetto per se stessi ).
Il finale è la magnifica risposta alla domanda iniziale….