Dettagli Recensione
La uno la due la tre o la quattro?
Libro che si può leggere in orizzontale ed in verticale ed è una scelta stilistica originalissima, perché, con un’opera immane, che sembra un concerto di un’orchestra, offre quattro racconti di vite possibili della medesima persona, un po’ stile “sliding doors”, con un’impronta fortissimamente americana. La si vede nel contesto sociale e storico che fa da sfondo, nel peso che viene dato al baseball, nei piccoli particolari. In orizzontale affronti le varie fasi della vita nelle sue quattro possibili versioni. In verticale leggi una vita per volta e potrebbero tranquillamente essere quattro distinti romanzi e/o racconti, perché non tutti hanno la stessa lunghezza. Diciamo che alcune vite terminano prima di altre. Io ho scelto di leggerlo in orizzontale, che non è altro che il modo con cui lo scrittore ce lo offre, e secondo me è il modo in cui più apprezzi sia le differenze, sia anche gli elementi comuni, come ad esempio l’amore per i libri e la presenza di Amy. E’ un libro che ti cala appieno dentro il concetto della fatalità, declinata in tutte le sue forme, e della possibilità, con tutto ciò che le scelte o non scelte di vita comportano a cascata.
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