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L'aroma del passato
Chi di noi, almeno una volta, non si è chiesto come sarebbe tornare per un momento nel passato? Se la risposta la trovassimo in un connubio di Giappone, locanda ed aroma di caffè cosa vorremmo fare? Semplice.... Indagare sul funzionamento.
Addentrandoci in questo piccolo locale nipponico, pochi tavoli in un seminterrato, senza finestre e con orologi che segnano ore diverse, già ci si sente spaesati. Scopriamo poi che per tornare indietro dobbiamo sorbirci e rispettare cinque regole descritte dalla cameriera Kazu:
- solo una sedia permette di tornare indietro nel tempo ed è occupata da uno spettro
-bere il caffè finché è caldo per non incorrere in un grave incidente di percorso
-non alzarsi dalla sedia durante il viaggio, per nessuna ragione
-non potrai cambiare il corso degli eventi successivi
-puoi incontrare solo qualcuno che hai visto in questa locanda
Difficile rispettare tutti i requisiti, infatti, molti ci hanno rinunciato ed il mito della caffetteria che fa viaggiare nel tempo non ha avuto molta eco. Eppure nel racconto scopriamo persone che hanno insistito. Vite e calore umano si intrecciano, avventori che hanno tutti un conto in sospeso con il passato. Benché il viaggio nel tempo non cambierà il presente, ognuno di loro metterà pace all'anima, propria o altrui, vivendo un momento determinante del passato.
Conosciamo così una relazione finita, per ora; una malattia e la forza dell'amore che lega marito e moglie; l'insostenibile rammarico di parole non dette ad una sorella o l'incontro con una figlia tanto desiderata. Man mano che il narratore ci presenta i personaggi, assistiamo a momenti ed emozioni semplici e pure. I gesti lenti, gioie e dolori che tutti noi possiamo conoscere. E per ogni personaggio scatta una scintilla di pensiero: se le nostre azioni, almeno alle volte, fossero meditate per un nanosecondo in più, forse le relazioni ne trarrebbero vantaggi.
La vita maschera molte insidie che nel libro si affrontano con estrema delicatezza, gravi malattie con sentimenti genuini e soliti. Tante sfaccettature della vita in un ambiente onirico ma con sfumature di spunti che fanno riflettere.
Lo stile narrativo è piacevole, delicato, non aspettatevi estremi colpi di scena ma assaporate l'aroma del caffè e ricordatevi: va bevuto ancora caldo e, aggiungerei, in compagnia è meglio.
Dal sapore orientale e senza tempo, un libro che si legge velocemente per distendere la mente e viaggiare.
"Kazu comincio a versare il caffè nella tazza come se niente fosse, eppure Fumiko avrebbe giurato di assistere a un'antica cerimonia"
"la gente troverà sempre la forza di superare tutte le difficoltà che si presentano, serve solo il cuore"
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