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LE MONTAGNE RUSSE EMOTIVE DI ARTURO BANDINI
Mi è stato vivamente consigliato, quindi ho iniziato questo libro riponendoci delle grosse aspettative.
Aspettative che in fin dei conti sono state abbastanza disilluse.
L'ho trovato non esaustivo e nemmeno coinvolgente, mentre il protagonista invece a tratti era in grado di irritarmi parecchio.
Ma andiamo per gradi.
Quando inizi a leggere questo romanzo, sicuramente ci rivedrai qualcosa di Charles Bukowski.
Quindi se conosci un po' questo scrittore, ma in generale se conosci la Beat Generation, sai già che parliamo di protagonisti che vivono vite ai margini, personaggi sregolati e che fanno uso di alcool e droghe.
Ed in questa descrizione ci ritroviamo perfettamente anche Arturo Bandini, il protagonista di "Chiedi alla polvere".
Tra il fanciullesco e lo stupido, tra l'illuso e l'egoriferito, Arturo Bandini, vive inseguendo il suo grande sogno di diventare uno scrittore, anzi Lo scrittore del Libro con la L maiuscola, con il quale riuscire a ritagliarsi una mattonella nella memoria e nella "walk of fame" degli scrittori.
Ancora dipendente economicamente dalla famiglia, decide di inseguire il suo grande sogno trasferendosi a Los Angeles, la città per eccellenza del sogno americano o meglio dell'illusione americana.
Qui vive in una bettola di albergo, ed in fase alterne soffre la fame o spende e spande senza criterio non appena riesce a racimolare qualche soldo.
Sempre in bilico tra l'entusiasmo e la depressione, il sentirsi fallito o vedersi come uno scrittore di fama, ma non ancora compreso, in questo romanzo ci si ritrova costantemente sulle montagne russe emotive del protagonista.
Cercherà la sua musa ispiratrice prima in Camilla Lopez, la cameriera del bar che è solito frequentare e nell’amore frastornante e delirante per lei, poi con un incontro decisamente surreale con una donna che letteralmente si ritrova nella sua camera d’albergo: Vera Rivken.
Sarà proprio grazie a questi incontri che il giovane Bandini evolverà, da bambino che a malapena riesce a prendersi cura di sé stesso, a uomo: diventeremo cosi spettatori dell’evoluzione del personaggio che da egocentrico, riuscirà a spostare l’occhio di bue che prima puntava solamente su se stesso, verso una delle due donne e tenterà di prendersene cura per evitare che una delusione d'amore le permetta di andare in pezzi.