Dettagli Recensione
NON E’ COME SEMBRA. INELUTTABILE
La casa degli spiriti mi ha profondamente colpito e non è quel che sembra. Un libro che non cincischia, va diretto al punto e ti narra le cose in maniera secca e asciutta. Mi ha stupito. Mi ricordo che quando ero piccolo mia madre mi comprò la foresta dei pigmei e la mia conoscenza si fermò lì. Ho ricordi fumosi di quel libro ma ricordo che non mi avevano spinto ad approfondire l’autrice. Era un po’ per ragazzi ecco. Questo libro è tutto l’opposto, è crudo, reale e si avverte nitidamente la sua potenza narrativa. Me lo sono divorato.
Mi ha coinvolto tantissimo in tutte le sue sfaccettature.
Il titolo fa presagire un romanzo a tinte molto fantasy ma non è così, anzi. Ha un senso il titolo e dopo lo si capisce e in questo romanzo la Allende mette radici nella piena umanità e nella piena America.
E’ stata davvero una lettura piacevole che mi ha immerso in un mondo, in una dinastia, nella storia. Qui c’è uno sguardo profondo sull’anima latina, sull’anima indigena e sull’anima stessa della Allende. Uno sguardo sull’uomo.
Ci sono pezzi del libro che non dimenticherò facilmente, ci sono storie e vite che difficilmente dimenticherò. Perché la memoria è tutto.
L’unico neo forse aver abbozzato certe peculiarità o certi pezzi del romanzo e non aver continuato ma alla fine se ha deciso di procedere così avrà avuto i suoi motivi.
L’approccio al mondo indigeno è veramente delicato e profondo, ti fa percepire la loro pupilla, il loro disagio, la loro apatia e ti fa entrare dentro i loro occhi neri. Insomma per concludere mi è piaciuto davvero tanto, è scorrevole e non affatto pesante se piace il genere. Un romanzo d’esordio davvero notevole che ha capitoli brevi e uno stile impeccabile coerente con la storia e il messaggio che voleva trasmettere. Delicato nella sua crudezza, scandaglia alla perfezione quel mondo e quel periodo storico. Può essere qualsiasi paese dell’America latina. Consigliato.