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UN ROMANZO CIRCOLARE, DOVE LA RUOTA GIRA
Un bel libro, mi è piaciuto.
La premessa però è che devi amare l’Allende, perché qui si ritrovano le sue peculiarità: il suo parlare di fantasmi e spiriti con una tale noncuranza da considerarle presenze del tutto naturali all'interno del racconto.
Non si tratta ovviamente del tema portante del racconto, ma fa da cornice nella vita della protagonista, Eva Luna, che raccontando in prima persona, ci farà spettatori di tutta la sua vita, dal suo concepimento fino al suo riscatto sociale.
Eva Luna incontra sul suo percorso delle persone, che ognuna a proprio modo si prenderanno cura di lei, ma quando sarà il momento di ricambiare, lei sarà memore di ciò che ha ricevuto e non si tirerà indietro; per questo lo definirei un "romanzo circolare" in cui la ruota gira e nulla si dimentica.
La protagonista è intelligente, curiosa ed affamata di conoscenza: cercherà in tutti modi di assorbire tutto quello che la realtà che la circonda ha da offrire, come per esempio le lezioni di inglese gratuite che la radio passa ogni mattina.
Il suo bagaglio culturale sarà un melting pot variopinto di culture diverse apprese da tutte queste persone con cui entrerà in contatto nella sua vita: ritroveremo l’educazione rigida della Madrina, donna africana con tutte le sue credenze tipiche della sua cultura, la strana ossessione della morte così come il dolce accudimento della “nonna” Elvira e l’intraprendenza e la capacità di imporsi in un business maschile de “la Signora”.
Eva Luna riconosce fin da subito che quel destino che sembra essere già stato scritto per lei le sta stretto, ma all’inizio è troppo acerba per avere gli strumenti per uscire dal giogo della “schiavitù” in una qualche famiglia ricca.
Cosi si affida alla sua fervida immaginazione per raccontare e raccontarsi storie che possono portarla distante dalla realtà contingente e che le permettano di sognare.
Sarà proprio questa immaginazione, il dono che riuscirà a sfruttare come strumento per il suo riscatto sociale.
A questo aggiungiamo una giusta e corretta considerazione di sé stessa che le permetterà di ribellarsi alle ingiustizie subite da questi ricchi padroni e sarà pronta ad affrontare tutte le conseguenze delle sue scelte: come quando stufa di dover svuotare l’orinatoio del padrone nonostante abbia un bagno, glielo svuoterà in testa.
Si ritroverà quindi senza casa, senza cibo, senza nulla, ma si dimostrerà capace di riscattarsi e trovare la sua strada. Sicuramente le saranno d’aiuto la sua arguzia e la protezione di sua madre, che ormai, angelo custode, la protegge dal cielo.
Quindi mettiamo insieme un lieto fine, un riscatto sociale, del femminismo ed un’ambientazione nel sud America, che è la prossima meta del mio viaggio (quando potremo nuovamente viaggiare) e non potevo non apprezzare questo libro!