Dettagli Recensione
DOVE RISIEDE LA NEVE
Non metto trama e non scendo molto nei dettagli per non rovinare la lettura del libro. Questo romanzo nella sua brevità racchiude emozioni e personaggi che nella loro semplicità e schiettezza mettono il lettore di fronte a verità profonde. In questo romanzo tutto è melma e anche chi sta sopra è rinchiuso in questo suo torpore senza fine, ti sembra tutto un mondo immobile e senza speranza: nulla cambia, la scintilla della speranza è una cosa lontana e immaginaria. Questa sensazione la sia avverte ovunque e appesantisce l’animo, ti fa provare con immediate e (apparentemente) semplici immagini la durezza della vita. Ci sono personaggi ciclici che nei loro attimi di lucidità che ci narrano i loro sentimenti, la loro vita e le verità apprese dalla loro esistenza; ci dicono qualcosa. Se delicatamente e umilmente porgiamo le orecchie riusciamo a sentire tutte quelle voci che dal passato ci parlano, ci narrano e ci fanno rivivere quel periodo, con le sue illusioni e con le sue crudeltà di stasi. I romanzi pieni di qualcosa, pieni di un po’ di anima dell’autore rimangono per l’eternità, le dà un significato e una valenza eterna ed è per questo che è attuale. Consiglio questo romanzo a tutti e soprattutto darei una chance a prescindere vista la sua brevità. Sento la polvere dei campi racchiusa in queste parole, sento la polvere arida che entra nei polmoni, sento la polvere dell’aridità umana nelle mie ossa, ma alla fine non si può non sentire la polvere bianca della speranza che aleggia in ogni lettera e in ogni pensiero perché alla fine fine l’illusione è l’unica cosa che ci salva e che brilla in cielo anche se talvolta offuscata dalla nebbia nera -pece- della realtà; dalla nebbia incandescente che prende fuoco e che diradandosi lascia intravedere quella anima coperta di polvere, quella anima coperta di candida neve inquinata da nulla.
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