Dettagli Recensione
Il buon Johnny Depp ci aveva fatto la bocca
Si narra, che quando, quasi 10 anni fa, questo enorme romanzo, fece il suo debutto nel mondo, il grande attore americano e idolo di tante ragazzine e donne sparse per il globo, aveva avuto l'idea di farci un film, nel quale naturalmente avrebbe fatto la parte del protagonista che salva il globo tutto.
Poi a causa di insormontabili difficoltà economiche legate alle produzione, il bel Johnny aveva deciso di metterci una pietra sopra, mandando in frantumi i sogni e i desideri tante ragazze sparse per il pianeta terra.
Effettivamente il romanzo ha un suo fascino, un suo alone di mistero.
A me garbò molto, soprattutto per quanto riguarda la parte relativa all'India, poichè è si un racconto ma è anche per certi versi un trattato antropologico e sociale di come si vive in alcune relatà dimenticate delle megalopoli dell'est, abbandonante a un destino, che ahimè è quasi sempre privo di speranza.
La seconda parte del racconto, invece la trovo abbastanza stucchevole e che enfatizza in maniera anche un poco puerile le gesta del protagonista, che diviene una sorta di Rambo, al limite del Mission Impossible del sorriso che abbaglia, Tom Cruise.
Dopo averlo una volta letto, non ho mai più avuto fantasia di riprenderlo in mano, anche se a differenza di altri libri non l'ho regalato o messo al macero.
Ora con questo isolamento, che darebbe tedio anche a un monaco tibetano, ho deciso di rileggerlo e purtroppo la prima idea che mi ero fatto rimane la stessa: un buon libro, nel quale però alla fine lo scrittore tende troppo a compiacersi a esaltare il prode protagonista che mette nell'ombra tutti gli altri interpreti. Per questo sarebbe perfetto per una sceneggiatura di Hollywood, l'addove negli Studios sono i maestri assoluti nel rendere mito un bel paio di occhi e un sorriso che conquista!!