Dettagli Recensione
La terra di chi non ha sepoltura
Meno bello di altri libri dello stesso autore come Vivere e Cronache di un venditore di sangue, questo romanzo parla della vita nell'aldiqua e nell'aldilà di Yang Fei, uomo dalle due famiglie. Yang Fei viene partorito dalla madre nel gabinetto di un treno in corsa e finisce sui binari. Raccolto da un ferroviere viene cresciuto da lui e da una coppia di suoi amici, per cui si ritrova, per puro caso, un padre e una madre dolcissimi. La storia del rapporto padre-figlio è molto tenera come anche bella è l'immagine della madre adottiva e della sua morte tra una nuvola di neonati. I racconti dalla sala d'attesa dell'aldilà mi sono piaciuti meno e alcuni personaggi non mi sono piaciuti per niente, ad esempio Topina. Tra l'altro trovo slegata questa parte del romanzo con la precedente. A me è sembrato che il pirotecnico Hua fosse a corto di idee in questo libro. Si è sforzato di trovare un po' di giustizia sociale nell'aldilà, nella terra di chi non ha sepoltura. Non molta, dato che c'è pur sempre chi va nella tomba di famiglia.