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Holden vecchio amico
Il giovane Holden non è il titolo originale del libro, che è invece “the Catcher in the rye”, non traducibile in italiano.
Questo ragazzo sedicenne è come un mio vecchio amico. Mi ha raccontato il suo tormentato week-end dopo essere stato cacciato dall’ennesimo istituto scolastico.
Holden che mi racconta con il suo solito modo di dire le cose, ripetendo sempre “e via dicendo” , Holden che all’inizio ti fa ridere.
“Se davvero volete sentirne parlare, la prima cosa che vorrete sapere sarà dove sono nato, e che schifo di infanzia ho avuto..e altre stronzate alla David Copperfield..” il mio amico Holden utilizza sempre questo linguaggio scurrile, ma quale altro ragazzo della sua età non lo fa?
Holden, quello che mi racconta una cosa e poi cambia discorso con affermazioni del tipo che i film non gli piacciono. “Se c’è una cosa che odio è il cinema. Non me lo dovete nemmeno nominare”.
Invece adora i libri. “Mi fanno impazzire i libri che quando hai finito di leggerli vorresti che l’autore fosse il tuo migliore amico..”
È una persona sveglia, ma si rattrista piano piano fino a deprimersi.
Anche quando è andato a dormire dal suo professore perché non sapeva dove andare:
“La caduta verso cui credo sia avviato tu.. è una caduta particolare, orribile.”
Il professore che gli piaceva abbastanza cerca anche di farlo ragionare “tanti altri uomini hanno provato lo stesso turbamento.....dopo un po’ ti sarai fatto un’idea dei pensieri che stanno bene addosso a una mente della tua taglia.”
Ma poi questo professore il mio amico Holden, non so cosa gli sia preso, non è proprio riuscito a farlo ragionare.
Era proprio deciso a scappare ed andare a lavorare altrove, a fare il benzinaio sordomuto.
Ma solo l’amore di sua sorella, in qualche modo è riuscito per un attimo a far essere così felice il mio vecchio Holden.