Dettagli Recensione
Top 500 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
UN LIBRO CHE TI PERMETTE DI EVADERE !
Questo è il mio primo romanzo di Grisham. So che l'autore non è solito scrivere questo genere di romanzi, ma è dedito ai romanzi cosiddetti “gialli giudiziari”, ma devo dire che il suo esordio nella mia personale libreria è stato più che positivo, quindi sicuramente leggerò qualcos'altro suo. Se avete consigli, sono più che ben accetti!
Tornando a "La casa dipinta", devo dire che l’inizio, è un pochino lento, ma poi ti tele trasporta nell’Arkansas degli anni 50, nella vita quotidiana di una casa in campagna nella quale convivono ben tre generazioni, dai nonni a Luke, il nipotino di 7 anni nonché voce narrante di tutta la storia.
Vieni introdotto in un universo che personalmente non conoscevo, una vita, i cui ritmi sono dettati dalle stagioni, dal meteo, dalla chiesa il sabato ed il riposo la domenica.
Famiglia battista che deve assumere della forza lavoro per la stagione del raccolto del cotone, montanari e messicani, che intersecheranno le loro vite con quelle dei protagonisti: la famiglia Chandler.
Ed è cosi che il nostro protagonista di 7 anni, con la sua ingenuità, scopre i primi grandi segreti della vita, come la nascita quando la vicina di casa partoriente chiede aiuto alle sapienti mani della nonna che di figli ne ha fatti nascere più di uno e la morte, durante una rissa che vede protagonista uno dei montanari da sempre ostile al nostro piccolo Luke.
Si intrufola per ascoltare i pettegolezzi del paesino che movimentano le vite, altrimenti prevedibili di tutti i contadini.
In questo modo, durante la lettura, diventi spettatore della rinascita di una famiglia o per lo meno della possibilità che una famiglia si dà, per cercare di modificare il proprio status quo.
E’ un romanzo che si legge velocemente, che risponde pienamente all’esigenza più che mai attuale di evasione in questi giorni di quarantena.