Dettagli Recensione

 
Le benevole
 
Le benevole 2009-08-19 10:35:58 Dario
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
3.0
Opinione inserita da Dario    19 Agosto, 2009

Un quadro di Bosch

Tenuto conto che si tratta di un'opera prima, si direbbe un inizio con il botto. Il romanzo è imponente per lunghezza, ampiezza dei temi trattati, capacità di documentazione storica sottostante e quindi si presta a varie letture (e lettori). Personalmente, ho apprezzato il tentativo di confrontarsi/interrogarsi su grandi temi (il male, il suo senso, chi lo commette, perché, con quali conseguenze, la natura dell'uomo...) e di dare, tutto sommato con meno pretese di quanto sembra apparentemente, un ulteriore punto di vista sull'olocausto e il nazismo, argomenti questi ancora paradossalmente liquidati con superficialità (Aue non è pazzo, anche se qualche problema ce l'ha).

Il romanzo ha poi incidentalmente la capacità di far apprezzare la complessità culturale e organizzativa del nazismo e di dare delle descrizioni molto suggestive (anche se non originali) di alcuni fatti storici (Stalingrado, Berlino) ma anche della vita quotidiana in guerra.

Lo stile non è sempre uguale e questo giova all'equilibrio del libro, ma i risultati non sono sempre eccellenti (ottima la toccata iniziale).

Tra le pecche mi sento di sottolineare: l'eccessiva descrizione delle scene di delirio, un qualche narcisismo nelle descrizioni, la poca plausibilità degli incontri di Aue (non è possibile che abbia conosciuto tutto il Gotha del nazismo), i riferimenti alla psicoanalisi un po' troppo espliciti e grossolani (suvvia la sorella allieva di Young se la poteva risparmiare non serve a nulla), nella trama alcune cose sono un po' buttate lì (i gemelli che rappresentano, il rapporto con il padre solo abbozzato). Infine, sottolineo per gli amanti del film di guerra i numerosi riferimenti a "Stalingrad", "La Caduta" e soprattutto "La Notte dei Generali" da cui ha ripreso il tema dei due poliziotti che indagano sull'impunito SS.

Resta il fatto che Le Benevole pur con tutti i suoi piccoli e grandi difetti è un grande romanzo che vale la pena di leggere.

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