Dettagli Recensione
Lasciate ogni speranza voi che sopravviverete
Preso sull’onda delle entusiastiche recensioni, suggestionato dal periodo che stiamo vivendo, non lo avrei mai finito senza avere l’obbligo di rimanere in casa, con conseguente impossibilità di tornare in biblioteca per sostituirlo. Terminarlo è stato un esercizio di volontà.
Ma la forza è forza, la volontà è sforzo.
Costantemente lento, troppo descrittivo, inverosimilmente ripetitivo, stessi dialoghi stesse situazioni, tanto che le pagine sembrano un copia e incolla dell’altra.
Forse sarà proprio questa la forza del libro, dimostrare come sarebbe la vita, anzi la sopravvivenza, con tutti i dubbi, le paure, le speranze (quasi nulle), in uno scenario post apocalittico.
In tal senso il libro ha senz’altro una sua identità.
L' unico vero protagonista della storia è questa antieroica sopravvivenza, del resto non si sa nulla, non ci sono nomi, date luoghi e non si capisce a cosa sia dovuta la catastrofe. E alla fine non succede niente.
Lascerà aperti degli interrogativi, è un monito per il futuro,ma per me non è stato graffiante,non è riuscito a trascinarmi nella problematica. È mancato il piacere della lettura e non sono stato in grado di recepire altro. Forse il genere non mi si addice.
Una noiosa odissea, fredda,cupa, grigia
Commenti
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Anch'io non l'ho gradito, anche se riconosco al libro un buon livello letterario. Penso che l'autore non faccia per me.
Marta
Io non amo mettere i pollici in giù, ma vedere voti così bassi a opere oggettivamente di alto profilo letterario proprio non ce la faccio. Soprattutto su stile (che attualmente viene insegnato nelle università americane) e contenuti, ché la piacevolezza è forse il parametro su cui è più facile ammettere una soggettività, pur essendo una stella un voto che forse darei solo a Fabio Volo. Nulla di personale.
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