Dettagli Recensione
Meglio il potere della ricchezza
Leslie Stewart e’ un’ariete.
Dalla piu’ umile gavetta la sua carriera e’ in continua ascesa. Bella, decisa, dura, ambiziosa.
Responsabile della campagna di marketing del fascinoso Oliver Russel, in corsa per la poltrona di governatore, l’amore fa lo sgambetto anche ai più brillanti.
E quando la Stewart dice Io ti perdono, in realtà pensa Io non dimentico.
Ancora scossa da questo libro che mi ha lasciata zebrata, a strisce sgomenta e a strisce allucinata, devo ammettere che e’ accaduto quanto di più inaspettato: mi sono divertita.
Per la prima metà del romanzo Sheldon scrive in uno spiacevole time lapse.
I capitoli sono divisi in brevissimi sotto capitoli, in cui vicende monumentali si evolvono con tanta velocità da abbracciare il ridicolo. In senso letterale, intendo. E’ talmente assurdo, insensato ed irreale da rivelarsi assolutamente comico.
Intrigo, amore, sesso, omicidi, servizi segreti, droga, orfani, guerra. In mezza paginetta vi sistemiamo anche l’annoso problema del conflitto arabo palestinese.
Eppure la trama e’ avvincente e non annoia, la repulsione iniziale si diluisce avanzando, stimolando la curiosità del lettore.
Poi la pellicola rallenta, il che lo trasforma in una narrativa normalmente rapida e colma di colpi di scena. Benedetta perseveranza, che mi ha spinta a tenere duro quando ti avrei gracchiato: Sidney, vai al diavolo!
Sconsigliato a chi cerca un thriller realistico dove la mano libera dell’autore sia ancorata a solide fondamenta, a volte ci si capita in luoghi come questo inverosimile, assurdo romanzo rivelatosi poi una buon diversivo contro la noia.
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