Dettagli Recensione

 
Uomini e topi
 
Uomini e topi 2019-12-09 00:18:50 Vita93
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Vita93 Opinione inserita da Vita93    09 Dicembre, 2019
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Perchè io ho te e tu hai me

Pubblicato nel 1937 e tradotto da Cesare Pavese l’anno seguente, “Uomini e topi” è il libro più venduto, insieme a “Furore”, dello scrittore statunitense John Steinbeck. Nativo di Salinas, celebre centro agricolo della California.

Un testo divenuto in breve tempo leggendario, senza età.
In America, perché con questa opera di denuncia l’autore mostrò un lato del paese che gran parte del pubblico non conosceva ancora.
In Italia, perché queste furono alcune delle pagine che consentirono a molti scrittori di alienarsi e sognare un continente giovane e vergine ma già epico e ruspante, lontano dalla visione chiusa e rigida fornita dalla cultura fascista che considerava la letteratura americana sovversiva e pericolosa per la propaganda e la creazione del consenso popolare cui mirava il regime.

I protagonisti sono due lavoratori stagionali nella California del primo dopoguerra. Una terra arida, sommersa dalla galoppante crisi economica e descritta con poche ed efficaci pennellate.
Lennie Small, che a dispetto del nome è un gigante e ha la forza di un toro, ma la mente di un bambino. E George Milton, che oltre a pensare a se stesso deve preoccuparsi costantemente di Lennie, e che mostra la tipica risolutezza di chi già conosce l’amara lezione della vita.
Sono personaggi veri, umili. Abituati alla fatica, allo sfruttamento, alle ingiustizie sociali, alle discriminazioni razziali.
Ma che nonostante tutto, conservano un profondo senso della dignità. E un sogno. Quello di mettere da parte dei soldi per potersi comprare un pezzo di terra e non dover più lavorare per nessuno.

George, Lennie, gli altri lavoratori, sono perdenti. Ma desiderosi di riscatto.
Sono figure dotate di un fascino eroico, assimilabile al mito. I perdenti che soccombono di fronte ad imprese al di fuori della loro portata, gli uomini onesti sconfitti dal destino ineluttabile della loro esistenza, ma che acquisiscono un’aura immortale e inscalfibile grazie al coraggio e alla dignità dimostrati.

Lo stile di Steinbeck è misurato, affilato, ricco di dialoghi. Si attiene semplicemente ai fatti riportati senza ridondanti commenti personali, come in un articolo di giornale. Tanto è che il titolo in origine doveva essere semplicemente “Something that happened”. Qualcosa che è successo.

Le pagine finali, nella loro semplicità e brevità, sono perfette. Amare e dolorose, ma stupende e commoventi. Indimenticabili.
Come stupenda è la storia di amicizia narrata in questo breve romanzo, un rapporto vero ed autentico tra due persone che fino alla fine non hanno niente e nessuno e possono contare soltanto su se stessi e sull’altro.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
210
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

6 risultati - visualizzati 1 - 6
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Ciao Iacopo. Non ho letto questo libro, ma certo che l'autore è un grande scrittore.
In risposta ad un precedente commento
Vita93
09 Dicembre, 2019
Segnala questo commento ad un moderatore
Grazie mille Emilio, è stato il primo libro di Steinbeck che ho letto.
Cercherò di non far passare troppo tempo prima di leggere "Furore", e poi forse anche "La valle dell'Eden".
E' tempo che intraprenda pure io questa lettura, che rimando da tempo.
In risposta ad un precedente commento
Molly Bloom
11 Dicembre, 2019
Segnala questo commento ad un moderatore
Bel libro e bello il tuo commento, fa proprio male la lettura, soprattutto le ultime pagine.
In risposta ad un precedente commento
Vita93
12 Dicembre, 2019
Segnala questo commento ad un moderatore
Una lettura vivamente consigliata. Per certi aspetti mi ha ricordato "Il vecchio e il mare" di Hemigway o "L'amico ritrovato" di Uhlman.
Brevi letture ovviamente diverse tra loro, ma accomunate dalla capacità di emozionare con temi e sentimenti universali.
In risposta ad un precedente commento
Vita93
12 Dicembre, 2019
Segnala questo commento ad un moderatore
Ciao Ioana, grazie mille.
Le ultime pagine sono tanto belle quanto dolorose.
Si crea davvero un forte legame affettivo tra lettore e romanzo.
6 risultati - visualizzati 1 - 6

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La compagnia degli enigmisti
Demon Copperhead
La stagione degli amori
Il dio dei boschi
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera
Eden
L'anno che bruciammo i fantasmi
T