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La vegetariana
 
La vegetariana 2019-11-20 11:53:16 Cecychan
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4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Cecychan Opinione inserita da Cecychan    20 Novembre, 2019
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lo cercavo, mi ha trovato

...un testo che è arrivato senza annunciarsi e ha colto il mio sguardo. L'ho preso voracemente e l'ho consumato con altrettanta fame, finche' non ho compreso che è stato lui a consumarmi, senza lasciarmi più nulla, se non l'esigenza immane di rimpiazzarlo con, almeno, un pizzico di speranza. L'ho digerito dopo molto che avevo concluso la lettura, e solo ora l'ho assimilato e sono pronta per capirlo. Ho percepito il dolore a livello osseo e ho sentito il freddo che attraversava tutto il mio corpo; primo ero affamata, poi disgustata. Ho vissuto questo romanzo a livello viscerale e sono giunta anche io ad uno stato onirico, guardandomi intorno senza realmente vedere. Il titolo attira e al contempo respinge. Basterebbe quello per comprendere. La protagonista diviene dapprima vegana, rifiutando persino la vista della carne. Il marito è sempre stato abituato a rapportarsi con una donna "del tutto insignificante". Finche' una mattina scopre che quella donna, che pensa di conoscere, ha svuotato totalmente la dispensa, il frigorifero, la casa da tutto ciò che può avere provenienza animale. La protagonista passa dal rifiuto delle proteine animali a quello dei rapporti umani, fino a respingere la vita stessa e piomba, (apparentemente?) in una sorta di depressione, anoressia, apatia. Non leggeremo mai il pensiero della protagonista in prima persona; la prima parte del libro è affidata allo sguardo cinico e viscido del marito; poi farà la sua comparsa, nel ruolo di protagonista, il cognato della donna: un ennesimo uomo che approfitterà del suo corpo, passandole sopra, distruggendo quel poco che di lei era rimasto a contatto con la realtà circostante. Nell'ultima parte cadiamo nell'oscurità: sua sorella le starà accanto e, pur con dolore, vivrà lo spegnersi progressivo e inarrestabile, della luce nella donna che le sta a fianco. Il digiuno cosi violento e prolungato trascina in uno stato di totale irrealtà. Nessuno però riesce mai a cogliere davvero il significato ultimo di queste pagine. Questa discesa negli inferi brucerà nella pelle del lettore, nei suoi "perché, fino a questo punto?". Assistiamo impotenti a questa donna che "ha assorbito la sofferenza dentro di se, fino al midollo".

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