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FUGA DAL RAPPORTO SENTIMENTALE
Mi sono avvicinata a Roth con questo primo suo breve romanzo ma forse ho sbagliato, magari avrei dovuto cominciate con la Pastorale Americana, perché con L'animale morente potrei già chiudere la porta in faccia a questo autore..vedremo cosa deciderò in futuro, se dargli una seconda possibilità o meno.
Il libro parla della morbosa relazione, se così si può chiamare, tra il professore universitario David e la sua studentessa Consuela.
La voce narrante é quest'uomo che, fiero del suo stile di vita, ci racconta come sia fuggito dal suo matrimonio praticamente abbandonando il figlio dedicandosi alla cultura del sesso come appagamento più grande della sua vita. Forse anche proprio il rito dell'individuare la "preda" tra le sue studentesse per poi arrivare all'amplesso è quello che entusiasma di più il professore.
Ci spiega come poi entra nella sua vita questa donna, Consuelo, e la stravolge; lui mai stato geloso improvvisamente si ritrova a pensare a lei giorno e notte , a sentirne la mancanza e a provare sentimenti di possesso.
Dal canto suo la donna sa di avere questa importante fisicità cubana ed è consapevole di avere il dominio sul suo amante David, ma un giorno sceglie di stroncare la loro storia dopo la sua festa di laurea.
Il professore si ritrova a dover superare il suo sentimento per Consuelo (forse amore non ammesso? O forse solo malattia di desiderio?) e continua le sue relazioni sessuali.
Un giorno però torna ad avere notizie della sua ex amante , non voglio svelare le motivazioni per nono rovinarvi la lettura.
Quello che posso dire liberamente è che Roth forse vuole raccontare come in questi tempi più moderni la libertà sessuale e l'emancipazione della donna comportino delle conseguenze sulla psiche dell'uomo, e come il comportamento di David sia dovuto sì alla sua dipendenza dell'indipendenza, dalla paura del legame restrittivo che è il matrimonio o una relazione stabile, ma che anche sia accentuato dalla società senza più grandi inibizioni.
Io sinceramente sono stata tormentata dalle continue critiche dell'autore/protagonista verso il matrimonio e ai vincoli familiari..mi sembra quasi ridicolo che un uomo rifugga così alla vita e sdegni quello che è la famiglia per rincorrere la soddisfazione sessuale.
Non so se l'ho voluto cogliere io o se effettivamente l'autore voleva far arrivare questo messaggio con il finale del romanzo, ma mi è sembrato che la conclusione sia la dimostrazione che in ogni caso i legami con le persone non si possono pienamente controllare..
In ogni caso non ho amato il suo scritto, non mi hanno colpita le sue riflessioni e non mi ha fatto impazzire la storia di per sé.
Non lo consiglio.