Dettagli Recensione
Top 100 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
T'ho fregato!!!
La fine del racconto sembra proprio dire questo: "t'ho fregato, amico mio"
Se c'è un racconto classista, questo è il più eclatante.
I ricchi sono cattivi e intolleranti. Gli umili buoni e altruisti.
E' sempre difficile riuscire a dare un giudizio su un libro, che si professa storico e tratta il tema dell'Olocausto.
In questo breve romanzo si incontrano e scontrano due mondi diametralmente opposti.
Da una parte un giovane ebreo che deve fare i conti con l'inizio dell'onda antisemita, dall'altra un solitario figlio di sangue blu che ha una famiglia simpatizzante per baffetto.
In mezzo a questo casino, si dirama l'inizio della fine della Germania nazista.
Il testo è gradevole, qua e la ripetitivo, con un velato sentimento di angoscia e di rassegnazione che pervade gran parte della narrazione.
Il finale è la parte più interessante, frizzante e per certi versi inattesa di tutto il racconto.
Solitamente i libri che trattano il secondo conflitto mondiale, sono dei polpettoni indigeribili, questo testo invece scorre via leggero e velocemente, mantenendo sempre un tono abbastanza gaio in relazione al tema trattato, forse perchè il vero conflitto non è ancora scoppiato quando i due giovincelli si conoscono e per certi versi sembrano anche essere attratti l'un con l'altro....nel loro rapporto infatti si supera un po quel sottile limite che divide un amicizia da un qualcosa di più affettuoso e intimo. Poi parliamo di un secolo fa, quindi certe cose era meglio celarle oppure magari etichettarle come "amicizia".