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L'eleganza del riccio
 
L'eleganza del riccio 2019-10-15 21:10:11 cristiano75
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
cristiano75 Opinione inserita da cristiano75    15 Ottobre, 2019
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La Francia feconda

Gran bel libro.
Con una storia semplice e lineare che potrebbe riguardare chiunque.
Il nascondersi dal mondo, nel sentirsi diversi e allo stesso tempo trascorrere il tempo cercando di imparare il più possibile e arricchirsi dentro.
Cosa accade quando una persona, non nasce con delle caratteristiche fisiche che per la società sono essenziali per la propria ascesa sociale? succede che la persona in questione si isola e combatte il sistema opprimente creando un proprio mondo e trovando da se i modi per ritagliarsi uno spazio tra gli altri.
Il libro è molto delicato, tocca temi importanti e spesso dimenticati. Essendo stato scritto diversi anni fa, in periodi in cui il "selfie" ancora non esisteva, con i social che non avevano completamente ridisegnato e devastato i rapporti reali tra le persone, è questo un romanzo anticipatore appunto dei cupi e fasulli periodi che presto avrebbero portato la nostra società sempre più verso il culto di se stessi, dell'edonismo e della ipocrita socievolezza della rete.
I protagonisti sono due persone agi antipodi, almeno per età ed estrazione sociale. Una ragazzina agiata e un portiera semi anziana di un palazzo signorile. Entrambe vivono nel proprio modo una sorta di vita limite, ai margini della società.
La Parigi delle luci, dei boulevard, della ricchezza ostentata, ma anche la capitale della solitudine e dell'a apparenza.
Spesso sento la frase fatta, ridicola: "nasciamo tutti uguali"......provate a dirlo alle due splendide creature protagoniste del libro....sarei curioso di sentire la loro risposta.

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Commenti

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Un libro che a me non è piaciuto e onestamente l'ho abbandonato dopo una cinquantina di pagine. L'ho trovato troppo ridondante di riferimenti letterari e filosofici che ben vengano, li amo e apprezzo in una storia, ma solo se ben legati e chiamati in causa in modo intelligente e non elencati quasi come se fosse l'elenco della lista spesa. Inoltre l'ho trovato ridicolo per il messaggio che vuole trasmettere: la portinaia lamenta i pregiudizi degli altri nei suoi confronti quando lei stessa è la prima ad averli nel loro riguardi e anziché godersi la cultura e l'arte in santa pace non fa altro che criticarli e sentirsi superiore per via di questa sua cultura. Un cane che si morde la coda insomma....inoltre basta con questo vittimismo gratuito. Può essere un libro carino, si, con la trama sicuramente che prende dal punto di vista emotivo, ma abbastanza superficiale nel profondo.
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