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Agonia parte terza
Agonia parte prima: l'America
Agonia parte seconda: il Castello
Agonia parte terza: il Processo
La triologia di Kafka sull'ineluttabile destino dell'uomo stritolato dal sistema comprende queste letture: il processo, il castello e l'America.
Il processo è forse quello leggermente più scorrevole dei tre tomi.
Ma a mio avviso per leggere Kafka, bisogna armarsi di una pazienza e una forza di animo che scoraggerebbero anche il lettore più cocciuto.
L'autore vuole con il processo, tirare un atto di accusa contro ogni sistema burocratico e legislativo, dove in una selva di articoli, leggi, processi, contro processi, appelli si entra in un meccanismo perverso e totalmente assurdo, dove le parti in causa finiscono alla fine per soccombore o meglio ancora finiscono quasi alla soglia della follia.
In questa opera, ci viene messo sotto il naso, un meccanismo legislativo che vede il cittadino come un semplice spettatore di una commedia tragicomica il cui finale sembra non arrivare mai.
E' una macchina infernale che una volta messa in atto pare non abbia più un sistema di arresto.
Il protagonista, suo malgrado, sarà costretto a far fronte a una serie di norme, leggi, personaggi che sembrano come organizzati in modo tale da creare un girone dantesco dove non vi è la fine di uscita e dove ogni persona dovrebbe guardarsi bene dal caderci dentro.
Per Kafka, secondo me, la società non da scampo alle persone.
E' sicuramente un autore molto negativo. Dai diversi testi che ho letto di lui, non ho mai trovato un clima sereno e disteso nei vari racconti. Ogni romanzo è come un lento inesorabile precipitare verso la disperazione dei personaggi che ne sono i protagonisti.
Egli è un realista, poichè sa bene che la società così come è strutturata è atta a reprimere il singolo, per potersi preservare, assicurare il potere a una ristrettissima elité, alla faccia della tanto paventata democrazia e che la legge è uguale per tutti.....