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Lo stato dell'unione. Scene da un matrimonio
 
Lo stato dell'unione. Scene da un matrimonio 2019-10-12 15:09:33 Chiara77
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
Chiara77 Opinione inserita da Chiara77    12 Ottobre, 2019
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Un matrimonio

Tom e Louise sono una coppia in crisi coniugale. Hanno deciso di rivolgersi ad una consulente matrimoniale e tutte le settimane, poco prima della seduta, si ritrovano nel pub di fronte alla casa della terapista per bere qualcosa e parlare un po'.

Il libro di Nick Hornby, “Lo stato dell'unione” è una pièce teatrale e non un romanzo. È costituito quasi interamente dalle battute che si scambiano i due coniugi nel pub prima di entrare dalla consulente matrimoniale, che costituisce l'unica ambientazione. L'autore interviene pochissimo e solo per fornire qualche indicazione didascalica su qualche stato d'animo o sommaria descrizione.

I dialoghi sono taglienti, talvolta ironici, talvolta amari e ci raccontano un matrimonio che sta finendo: Tom e Louise non avevano quasi niente in comune quando si sono messi insieme, a parte le parole crociate e il desiderio di diventare genitori, si sono uniti per formare una famiglia ma cosa li ha tenuti insieme? Il sesso. Ed ora che la stanchezza, i problemi di lavoro dell'uno, la tendenza ad annoiarsi dell'altra li hanno allontanati non riescono più a fare sesso (almeno non fra di loro). Il matrimonio è sull'orlo del baratro: riusciranno a salvarlo? Più che gli incontri con la consulente matrimoniale, saranno decisivi gli appuntamenti preliminari al pub: tra un sorso di vino bianco e una pinta di birra sarà possibile per Tom e Louise sviscerare sogni, dubbi e desideri e dirsi, finalmente con sincerità, cosa vogliono cambiare e cosa vogliono salvare del loro matrimonio.

“Lo stato dell'unione” è un libro che si legge in un soffio, vi strapperà qualche risata e vi trasmetterà un po' di malinconia. L'amore, quando diventa un matrimonio che dura da tanto tempo, si trasforma, cambia e risente della stanchezza, delle insoddisfazioni personali, della difficoltà a comunicare dei coniugi.

“ «No, non... Stiamo uscendo dal seminato. Ma forse è questo che ci aspettiamo da un matrimonio. Una macchina a moto perpetuo che non esaurisce mai l'energia. Però noi abbiamo dei figli, un mutuo, tua madre, mio padre, il lavoro, il non lavoro... Come fa uno a non sentirsi oppresso da tutto questo?»”

Non resta che parlarne in modo brillante e pungente, mescolando la tristezza all'ironia, con leggerezza.

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Commenti

7 risultati - visualizzati 1 - 7
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Bravissima Chiara, davvero un bel commento.
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Chiara77
13 Ottobre, 2019
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Grazie mille Maria!
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Molly Bloom
14 Ottobre, 2019
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Il teatro non è mai stato tra i miei generi preferiti, tuttavia sembra interessante. Del resto è un argomento talmente vicino a noi, che non viene mai sviscerato completamente. Bel commento!
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Chiara77
14 Ottobre, 2019
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Guarda, non è presentato come opera teatrale ma come romanzo, ma se lo leggi ti accorgi che è formato quasi esclusivamente da dialoghi, ambientato in un unico luogo, con pochissimi interventi dell'autore, quindi... L'argomento è vicino a noi, sì.
Una lettura magari poco impegnativa ma non superficiale.
Grazie Ioana
Probabilmente molto meglio “un ragazzo” . Mi è molto piaciuto!
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Chiara77
17 Ottobre, 2019
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Ciao Marianna, non ho letto "Un ragazzo". Questo è carino e piacevole, non direi un capolavoro o indimenticabile...
SARY
02 Dicembre, 2019
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Da questo libro mi aspettavo qualcosa in più in realtà, però è particolare. Preferisco Alta fedeltà.
7 risultati - visualizzati 1 - 7

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