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Ogni luce è destinata a spegnersi
"Gatsby credeva nella luce verde, il futuro orgiastico che anno per anno indietreggia davanti a noi. C’è sfuggito allora, ma non importa: domani andremo più in fretta, allungheremo di più le braccia… e una bella mattina… Così remiamo, barche controcorrente, risospinti senza sosta nel passato."
Un libro ambiguo, dall'inizio alla fine. Un monito forse scagliato alla faccia oscura del lusso e delle paillettes, dei party senza fine, delle fuoriserie, delle donne dai facili costumi, dell'amore come redenzione da una vita di bagordi e di estremi...,insomma un monito al lato invisibile della ricchezza sfrenata e senza fondo.
Gatsby è quasi un personaggio Kafkiano, incomprensibile nel suo procedere per gran parte del libro.
Di lui non si sa nulla o meglio no si ha interessa a sapere nulla. Infatti quello che contata è che comunque non lesina lo sperpero dei soldi per far contenti i suoi ospiti o comunque i personaggi che come lupi gli ruotano attorno.
La ricchezza immensa del protagonista non ha un perchè. Non se ne conosce l'origine, come non si sa bene da quale universo parallelo sia piovuto questo personaggio, che nel film ha il faccione di Leo Di Caprio e che malgrado una vita nella dissolutezza, cova ancora un amore verso una leggiadra fanciulla che troppe volte gli è sfuggiata per situazioni avverse.
Il libro è micidialmente lento, malgrado l'argomento dovrebbe stimolare la fantasia del lettore.
Confesso che per lunghi tratti mi sono profondamente annoiato, ma poi all'improvviso la storia sembra prendere quota e dare un senso anche alla stessa esistenza del nostro eroe.
Si intuisce comunque che è quasi una romanzo dove si alternano dei momenti concreti in cui ci sono chiari esempi di situazioni aderenti alla realtà, con momenti abbastanza prolissi dove si entra quasi in una dimensione da sogno.
Le parti che possono suscitare maggiore attenzione nel lettore, dovrebbero essere quelle in cui si descrivono i vari incredibili lussi a cui si dedica il nostro buon riccone americano. Le mega ville. Queste feste dove ci sono più imbucati che invitati. Naturalmente la descrizione di donne bellissime e "leggere".
Fiumi di champagne. Vestiti da mille e una notte.
A chi non è mai venuto, per una volta, leggendo il libro o guardando la pellicola, di partecipare a una festa di tale portata.
Insomma se volete perdervi nel sogno di una vita da divi di Hollywood o da sceicchi degli Emirati, questo libro potrebbe essere per voi, per capire la differenza abissale, tra classi sociali, tra gli esseri umani.
Però, perchè naturalmente quando vi è così tanta bellezza e lusso, vi deve essere un però (quasi a essere un monito a tutti coloro che bramano una siffatta esistenza) il sogno di Gatsby come la sua stessa vita non è altro che un enorme limbo, che ben presto svelerà una realtà tutt'altro che amabile, lussuosa e scintillante come eravamo stati abituati a leggere per gran parte dell'opera.
Il finale, lo reputo tra i più poetici e profetici di tutta la letteratura mondiale.
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