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Un Latin Lover senza remore nella Praga occupata
Come cantava Venditti in una sua famosa canzone degli anni 80: "non leggi neanche Milan Kundera".....
e no mio caro Antonello, me lo sono letto Kundera e posso dirti che sicuramente è molto meglio la tua canzone......
Sarà la voglia dell'autore di descrivere i particolari sessuali dei protagonisti e soprattutto l'infinita miriade di conquiste del protagonista principale, il Brad Pitt dei medici di Praga, descritto come un conquistatore senza freni e inibizioni.....praticamente mezzo libro si concentra sulle avventure del buon Tomas e l'altro mezzo vuole fare una filippica tediosa e infinita contro i sistemi socialisti e le disavventure a finire sotto quei cattivoni dei Russi.
Bastano queste cose per rendere questo romanzo un pappone di proporzioni cosmiche, che ucciderebbe pure la pazienza di un monaco Tibetano alle prese con lo sciopero della fame e della sete.
Poi una cosa assolutamente insopportabile e questa latente misoginia che sembra pervadere l'opera dall'inizio alla fine, con la donna come essere che deve tollerare le scappatelle del proprio maschio e anzi dove proprio porsi domande oppure ribellarsi. Insomma miei cari siamo quasi alle pagine rosa dei volumi che si trovavano in edicola, quando ancora io andavo a scuola con le Timberland.
E poi vi raccomando il finale, che non vi racconto perchè non mi pare giusto che io solo debba essermi sorbito tutta questa insostenibile leggerezza dell'essere che paventa l'autore.....un concetto quello di "leggerezza" che l'autore forse non aveva ben in mente mentre si apprestava a scrivere delle avventure/disavventure sessuali del suo amato chirurgo.......
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Commenti
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Una lettura, la tua che va rispettata e capita. Sono sicura che molte persone la pensano come te, ma non hanno il coraggio di scriverlo così chiaramente
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