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Libri, amore, resistenza, amicizia
SPOILER
Questo libro ha un nuovo titolo "Il Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey", un titolo bizzarro e insolito che subito incuriosisce. Guernsey è un posto che realmente esiste: è un' isola del Canale della Manica in cui la Shaffer, per ragioni oscure, vi ha messo piede. Pare un locus amoenus in cui il lettore vorrebbe perdersi. La narrazione non è altro che un romanzo epistolare tra la protagonista Juliet e gli altri personaggi. Sono le parole di queste lettere intime che danno vita al racconto, che fanno sentire il lettore ancora più legato alla storia. L'epoca storica di riferimento è il 1946, un tempo in cui la guerra è un ricordo lontano ma gli effetti sulle persone sono ancora visibili nella società. Juliet è una giornalista-scrittrice e comunica al suo editore e caro amico Sidney riguardo al tour per la presentazione del suo ultimo libro e del fatto che è in una fase di blocco per il suo nuovo lavoro: nessun'idea pare confortarla. La narrazione prende una svolta dalla solita routine della protagonista nel momento in cui riceve una lettera da uno sconosciuto proveniente da un'isola: Dawsey Adams. Pare che un libro di Juliet sull' autore Charles Lamb sia finito tra le sue mani. L'uomo le chiede consigli sull'autore e se può darle un indirizzo di una libreria visto che a Guernsey non ce ne sono da tempo. E' così che inizia una corrispondenza intima e sincera sull'amore per la lettura e sulla propria vita. Dawsey cita il "Club del libro e della torta di bucce di patata" che attira subito la curiosità della donna. Di lettera in lettera verranno rivelati dettagli sull'esistenza del Club e di come sono riusciti a sopravvivere durante l'Occupazione tedesca. Il Club è nato grazie a un maiale arrosto che i membri della comunità erano riusciti a mangiare di nascosto dai nazisti. Ma quando furono scoperti, a Elizabeth venne in mente la scusa del Club. E' proprio questo personaggio ad essere il collante della storia delle avventure avvenute a Guernsey. Lettera dopo lettera, viene a galla l'eroismo, la gentilezza di una persona che Juliet sente vicina senza mai averla conosciuta. Lei è stata portata chissà dove dai nazisti dopo essersi ribellata per l'ennesima volta alle loro regole, dopo aver tentato di nascondere un innocente prigioniero. La parte della torta di bucce di patata è legata strettamente al cibo che potevano permettersi.A quell'epoca si potevano mangiare solo patate e uno dei membri del Club decise di deliziare gli ospiti con una torta di questo tipo. Juliet rimane sempre più curiosa e affascinata da questa storia tant'è che vorrebbe interagire con gli altri. Il romanzo diventa un via vai di lettere confidenziali che raccontano episodi personali del periodo occupazionale e ovviamente di libri. In ogni racconto la figura di Elizabeth persiste ed è sempre in primo piano. La protagonista entra a contatto con un tipo di vita più semplice, primordiale, lontano dal caos londinese. Isola Pribby rivela a Juliet di Kit, la figlia di Elizabeth (che poi si scoprirà, avuta da un soldato tedesco). Clovis Fossey si appassiona alla poesia per conquistare una donna che poi diventerà sua moglie. Eben Ramsey racconta del nipote Eli e di quando i bambini vennero fatti andare nel continente per salvarli dal clima bellico, la difficile scelta di lasciarli andare o farli rimanere, il dolore del distacco. In tutta l'isola si parla dell'interesse di Juliet per questa vicenda, poiché ne vorrebbe scrivere un libro. Ecco quindi che tra la posta della giornalista appaiono lettere che disprezzano alcuni membri del Club, soprattutto la sua fondatrice. Jhon Booker, ex cameriere di una casata nobiliare, racconta di come è riuscito a salvarsi momentaneamente dai tedeschi spacciandosi per il padrone di casa. Fu Elizabeth ad avvisarlo, proprio perché sapeva delle origini ebraiche dell'uomo. Ma una volta scoperto, finì in un campo di concentramento. Emerge tutta la sofferenza, la disperazione, la fame, la mancanza di speranza che gli uomini lì dentro hanno vissuto. Dawsey le confida dell'amore tra Elizabeth e il soldato Christian. Nonostante la loro diversità culturale, erano due persone simili, contrarie alla guerra che sognavano un futuro insieme e pieno d'amore per la vita. Non tutti i soldati erano fieri di ciò che stavano facendo e alcuni rischiarono persino la vita pur di aiutare con piccoli gesti gli isolani.Amelia narra della morte del figlio in guerra, del suo dolore e delle pessime condizioni di vita di coloro che dovevano vivere ai lavori forzati per il Kommandant e i suoi soldati. Gli isolani li aiutarono come poterono, ma molti morirono di stenti e di fame. C'era un tentativo di rendere più umana una condizione totalmente all'opposto. Juliet, su invito dei nuovi amici decide di andare a Guernsey per scovare altro materiale per il libro e per conoscere la comunità di persona. Durante questo periodo la donna viene corteggiata da un ricco editor americano: Markham. Lei rimane con molti dubbi fino a quando, sull'isola, capisce che non è l'uomo giusto per lei: privo di valori, si crogiola nei suoi successi coi suoi soldi. Col tempo si renderà conto che l'uomo per cui prova dei sentimenti è proprio Dawsey al quale proporrà il matrimonio dopo diverse incomprensioni. Juliet inoltre vivrà nella vecchia casa di Elizabeth, la sente una sua cara amica, un'estensione di sè, sarà proprio lei la chiave del suo romanzo. Tutta l'isola riceve una brutta notizia da una sua vecchia compagna di sventure: la giovane è stata fucilata, ancora una volta, punita per una buona azione. Ha tentato di salvare una donna maltrattata, prendendo a botte una guardia. Un po' per questo motivo, un po' per senso materno la scrittrice sente un affetto sincero e profondo nei confronti di Kit che vorrebbe adottare.
Il libro è ricco di fatti storici documentati riportati alla luce grazie a personaggi inventati. Credo che dalle pagine emerga molto bene la vita di quel tempo specifico. I casi narrati sono eventi che le persone vivevano quotidianamente e che ancora oggi dovrebbero fare riflettere. Il Club del libro nacque come una forma di resistenza, per passare il tempo in compagnia durante un periodo oscuro della storia, queste persone si sono date forza e si sono anche appassionate alla lettura fino a poi stringere una solida amicizia. Sarebbe bello se esistesse una Guernsey per ognuno di noi, un luogo dove trovare la pace che a volte serve.
"Spero almeno che questi personaggi e le loro storie portino un po' di luce sulle sofferenze e la forza della gente delle Isole del Canale durante l'Occupazione tedesca. Spero anche che queste pagine illustrino la mia convinzione che l'amore per l'arte-sia essa poesia, narrativa, pittura, scultura o musica- mette le persone in condizione di trascendere qualunque barriera l'uomo riesca a escogitare".
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