Dettagli Recensione
Bellissimo libro
La solitudine è un tema delicato e complesso, per qualcuno è una prigione per altri un rifugio. Eleanor è una ragazza che fa un tranquillo lavoro d'ufficio, non ha amici, vive di consuetudini e di qualche piccola evasione dal quotidiano. Eleanor fatica a relazionarsi col prossimo, persino i colleghi d'ufficio la considerano un pò stramba e non sanno nulla di lei, non ci sono confidenze o complicità ma neanche antipatie, semplicemente lei sembra essere una presenza silenziosa nelle vite degli altri. Un saggio una volta ha scritto che ognuno di noi lascia negli altri tracce tangibili del proprio passaggio, ad Eleanor questo non accade, sembra voler vivere in una dimensione sua nella quale condividere con il proprio prossimo anche solo dei momenti è qualcosa di cui preoccuparsi, nessuna empatia - nessun dolore - nessun problema. Ma Eleanor sarebbe una ragazza intelligente e simpatica, un universo di possibilità se solo riuscisse a rendere partecipi gli altri dei propri pensieri, non lo fa e scopriremo il drammatico motivo nel suo passato. La routine di Eleanor cambia quando ad un concerto si innamora del cantante della band (Jonnie) e si costruisce una fantasia amorosa, sempre secondo i canoni del suo universo di cristallo dove ogni passo va misurato con cura, quella tra Eleanor e Jonnie è un amore impossibile per via delle differenze di ogni tipo e per il fatto che lui neanche la conosce. In ufficio Eleanor fa la conoscenza con il giovane Raymond, un ragazzo dell'helpdesk, anche lui a suo modo tutt'altro che popolare o "social" ma il ragazzo con la sua sensibilità e naturalezza riesce a poco a poco a tirare fuori Eleanor dal bozzolo in cui si è rifugiata per tanti anni dando vita ad una profonda amicizia. In Raymond non c'è nulla dell'eroe che vediamo nei telefilm, solo la capacità di ascoltare e di saper aspettare i tempi di Eleanor senza nessuna pretesa di avere le risposte ma aiuterà Eleanor a fidarsi nuovamente di qualcuno , perchè amare è donarsi e mettersi in gioco, rischiando di farsi male. Non tutti quelli che ami ti faranno soffrire: “Ecco che cosa provavo: il peso caldo delle sue mani su di me; la sincerità del suo sorriso; il calore delicato di qualcosa che si apriva, nello stesso modo in cui i fiori si schiudono la mattina alla vista del sole. Sapevo che cosa stava accadendo. Era la parte priva di cicatrici del mio cuore. Era abbastanza estesa da lasciare entrare un po’ di affetto. C’era ancora un minuscolo spazio libero”. Bello e diretto senza mai essere melenso o filosofico.
Indicazioni utili
Commenti
1 risultati - visualizzati 1 - 1 |
Ordina
|
1 risultati - visualizzati 1 - 1 |