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Viaggio nel tempo
Tre donne, tre vecchie amiche, un viaggio in treno programmato da tempo, quattordici ore in direzione di Jermuli e di un tempio da visitare. Una ragazza, Nomi, schiva ed enigmatica, che senza dubbio vuole essere lasciata in pace, anche lei in viaggio, ufficialmente per lavoro, in realtà inseguendo radici lontane, sempre su quello stesso treno.
Jermuli ed il suo Ashram, località dalle bellissime spiagge bianche ma visitata per i suoi templi, e’ li’ che le tre amiche, mantenendo un silenzio obbligato dalla improvvisa assenza di quella ragazza che neppure conoscono, approdano.
Un intreccio di vite e di trame, anni che passano, memorie svanenti, un passato da ricordare ed uno da dimenticare, un presente intricato e controverso, il mistero di una terra dagli innumerevoli volti, per lo più nascosti, ovattati dal silenzio che la comprende.
Tutto pare al contempo famigliare ed estraneo, senza alcun giuoco da inventare ne’ pericolo per cui fingersi morti, ora nulla può più succedere, il dolore non esiste ed il predatore della propria mente per il momento riposa.
Nomi viaggia con lo spirito ed il corpo per ritrovarsi in quella spiaggia davanti al mare dove da bambina era stata abbandonata, nel tempio dei propri ricordi, tra fotogrammi vividi e sensazioni dimenticate, una madre perduta ed il bisogno di ritrovarla, una donna trovata alla quale era stata affidata ma a cui non era mai stato concesso di avvicinarsi.
E poi quel tempio a cui la guida turistica Badal è legata da un filo invisibile, un luogo che e’ stato vita, cuore ed anima da quando egli possiede dei ricordi.
Ecco l ‘ universo indiano di Arundha Roy, una trama intrisa di simboli, voci, parole, enigmatica come le vicende dei protagonisti, e luoghi che respirano di mistero e storia. Nell’ aria l’eco di “ Passaggio in India “, l’ attesa protratta, un caso irrisolto, un mondo occidentale lontano, una terra sconfinata ed indecifrabile, un evento traumatico e decisivo e poi la vita, con i suoi accadimenti, un duplice filo tra realtà e finzione, immagini impresse che continuano a scorrere in un destino che pareva segnato ma che riserva improvvisi cambiamenti di rotta.