Dettagli Recensione
Crescere
"Certe volte gli mancava di nuovo il terreno sotto i piedi; si sentiva instabile, come quel giorno a casa quando aveva letto per la prima volta delle enormi ossa: quando l'idea di tutto ciò che non sapeva gli aveva fatto girare la testa, quando aveva capito che a casa non ci poteva restare."
Le vicende narrate in "West", opera prima della scrittrice britannica Carys Davies, si dipanano sullo sfondo suggestivo dell'America coloniale, una manciata di agglomerati urbani e piccoli villaggi che trapuntano vaste pianure ancora inesplorate.
John Cyrus Bellman, il protagonista dell'intreccio, legge su un articolo di giornale che nelle pianure del West sono stati rinvenuti i resti di antiche creature mastodontiche, e finisce per convincersi che tali animali preistorici possano ancora pascolare da qualche parte nell'inesplorato Ovest. L'uomo sente crescere dentro di sé l'esigenza di lasciare la propria abitazione in Pennsylvania, nonché la sua dolce figlioletta - la piccola Bess - ed esplorare l'ignoto, alla ricerca di quelle creature, nella speranza di dare un senso alla propria esistenza e di compiere qualcosa di grande, una spedizione avventurosa che possa essere ricordata negli anni a venire.
Le sconfinate praterie americane e la grandiosità dell'impresa che lo vede coinvolto porteranno il giovane padre avventuriero a interrogarsi nuovamente su cosa davvero gli occorra per essere felice, e su come sia proprio dell'essere umano realizzare quanto sia prezioso ciò che già possiede solo nel momento in cui si trovi ad esserne sprovvisto: il messaggio di fondo di questa fiaba moderna, le cui pagine sono permeate di un'atmosfera sognante, è molto semplice, ma non per questo banale, come non banale, ma anzi totalmente inaspettato è il finale, vera e propria esegesi del dolceamaro.
Con una prosa elegante ed essenziale, Carys Davies ci propone un'insolita "fiaba per adulti", toccando temi delicatissimi - l'amore di una bimba per il proprio padre, le attenzioni perverse di uomini di mezz'età per una bambina, il rapporto tra coloni inglesi e nativi americani, e altro ancora - con intelligenza e senso della misura, trovando sempre le parole adatte e dando loro il giusto peso.
Se chi ben comincia è a metà dell'opera, credo che sentiremo ancora parlare di questa promettente scrittrice gallese.