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Marie la strabica
 
Marie la strabica 2019-07-08 09:15:04 Mian88
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
5.0
Mian88 Opinione inserita da Mian88    08 Luglio, 2019
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Marie & Sylvie

Quando Sylvie e Marie prendono servizio quali cameriere presso la pensione Les Ondines hanno rispettivamente diciassette e diciotto anni. Tuttavia, nonostante siano quasi coetanee, cresciute insieme e legate da un rapporto di amicizia ai confini tra l’amore e l’odio, molteplici sono le differenze che le contraddistinguono. Mentre Sylvie Danet è figlia di un capomastro all’arsenale, ha un corpo sinuoso, un seno invidiato da tutti che non manca di mostrare impudicamente, una femminilità pronunciata e la spregiudicatezza di chi vuole arrivare e migliorare la propria condizione sociale, Marie Gladel è figlia unica, orfana di padre, strabica e ingenua ma è anche un giovane donna onesta che conosce alla perfezione la mente dell’altra. Ecco perché quando il corpo del ventitreenne Louis – dall’intelligenza di un bambino di otto anni e gli occhi chiari e ingenui – viene rinvenuto privo di vita nel ripostiglio delle scope è chiaro a quest’ultima che il suo gesto sia collegato alla compagna. La fine della stagione; un fatto che segna la svolta, lo sfruttare di quel corpo, la partenza per Parigi. Sempre loro, ancora insieme ma ciascuna indipendente.
La convivenza durerà circa una decina di mesi, sino a che le loro strade non si separeranno a causa della classica goccia che fa traboccare il vaso e di una ferita che difficilmente potrà risarcire. Si scroceranno nuovamente una prima volta nel 1945, ventitré anni dopo il fatto, e si rincontreranno davvero nel 1950 quando Sylvie si recherà da Marie per chiederle aiuto a causa di una vicenda ereditaria… Riceverà il suo soccorso o questo le verrà negato?
Con una penna fluida e densa Georges Simenon torna, in “Marie la strabica”, a raccontare dell’animo umano e più precisamente torna a narrarci della psiche femminile e dei suoi aspetti più caratteristici e profondi. L’intera opera si snoda sulle personalità di queste due donne così diverse eppure così tra loro vincolate, nel bene e nel male. Ne analizza le menti, i comportamenti, le morali, i contrasti e il risultato è quello di un testo che si fa divorare in poche ore, affatto scontato, dall’epilogo agrodolce e che lascia il segno per la sua semplicità.

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Commenti

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Cosa deduco:
1) Adelphi è la mia rovina
2) la lista si allungaaaaaa
Non ho mai letto nulla di questo autore, potrei iniziare da qui perché sembra molto interessante dalle tue parole.
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DanySanny
08 Luglio, 2019
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@Ioana da lettore affezionato di Simenon, ti consiglio "La scala di ferro" o "Le persiane verdi", oppure uno dei suoi libri più duri, "Il fondo della bottiglia"!
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Molly Bloom
08 Luglio, 2019
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Grazie Danny, ho segnato i titoli!
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Mian88
08 Luglio, 2019
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Adelphi è una rovina costante anche per me. Le nostre liste sono destinate ad essere interminabili...
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Mian88
08 Luglio, 2019
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Mi associo al consiglio di Daniele. Anch'io partirei da uno dei titoli da lui citati, magari proprio da "le persiane verdi" che sinceramente è uno dei più belli. Non male anche il sospettato e la Marie del Porto ma li lascerei al "dopo". :)
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Matelda
09 Luglio, 2019
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Consiglio Le persiane verdi, fermo restando che Simenon ... è Simenon: non mi ha mai deluso, anche quando l'ho trovato - raramente - in tono minore
Bella recensione, Maria!
Dopo che ho fatto indigestione di Simenon, me ne sono astenuto. Questo libro però non l'ho letto.
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siti
09 Luglio, 2019
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Se inizi sarai rovinata perché a tutti prende il raptus Simenon, poi lo molli per overdose, io ho letto anche le sue memorie con piacere estremo.
Ahi Maria...mi tenti...
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