Dettagli Recensione
Superficiale e approssimativo.
Avevo trovato online la recensione di questo romanzo e mi aveva subito colpito in quanto il tema mi sembrava non solo interessante ma anche fortemente attuale. In realtà poi però il romanzo, dopo una partenza interessante ed accattivante, perde pian piano mordente fino a trascinarsi verso un finale scontato (anticipato già ad inizio libro dalla scrittrice stessa) e scialbo.
Il romanzo racconta della storia di Romy Hall, in arte Vanessa, una giovane donna che lavora in uno strip club per mantenersi e crescere il figlioletto Jackson di sette anni. In questo strip club Vanessa conosce Kurt, un agente di riscossione, che si innamora di Vanessa ed inizia a seguirla e tempestarla di chiamate, insomma un vero e proprio stalker. Vanessa scappa ma quando per l’ennesima volta Kurt la raggiunge lei reagisce e lo uccide. Viene quindi processata e incarcerata ed è qui che inizia il vero romanzo. O meglio, che dovrebbe iniziare, perchè infatti quello che doveva essere la vera main story del romanzo in realtà fa solo da sfondo al libro. La storia è infatti inframezzata da diverse linee temprali ed anche i narratori cambiano spesso e molte volte è anche difficile capire chi sta parlando e cosa ci sta dicendo.
In sostanza siamo investiti da continui flashback che ci raccontano diverse storie e sullo sfondo la vita in prigione della protagonista.
Non mancano riflessioni interessanti ma purtroppo tutto viene trattato troppo di corsa e superficialmente e le storie collaterali sono raramente interessanti.
Insomma un libro che mi aspettavo completamente diverso e che in gran parte mi ha deluso, primo perchè la scrittura è confusionaria e superficiale a tratti (e pensare che avevo letto recensioni che la paragonavano a De Lillo…), secondo perchè mi aspettavo il tema trattato diversamente.
Insomma non mi ha convinto per niente e credo si potesse fare tutto meglio e diversamente.