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Accenni di una storia d'amore
In un Giappone montano, lontano dalla vita fervente e caotica delle grandi metropoli, seguiamo la storia d'amore tra Shimamura e Komako. Lui è un ricco abitante di Tokio, di cui sappiamo soltanto che ama la bellezza in tutte le sue forme e che trova insensato qualsiasi spreco di energia, che spesso sfugge dalle catene della vita famigliare rifugiandosi nel Paese delle Nevi, una non meglio identificata località termale nipponica. Lei è una giovane geisha che comincia questo mestiere per altruismo e che poi, come spesso accade, ci rimane incatenata. Kawabata racconta la loro storia senza seguire una vera e propria trama, mettendo il sentimento che lega i due protagonisti al centro del libro pur senza mai approfondire l'argomento, limitandosi ad evocare incontri, dialoghi, sensazioni senza che questi siano legati da un reale filo conduttore, senza una concreta introspezione psicologica. Le figure dei due innamorati e i loro caratteri vengono fuori per lo più per intuizione. Vediamo così un uomo raffinato, riflessivo e un po' distaccato e una donna passionale, vulnerabile, non molto signorile. Sullo sfondo un Giappone lento, sornione, sensuale del quale, tuttavia, viene fuori un ritratto appena accennato. Dell'opera si apprezza soprattutto lo stile, caratterizzato da una scrittura fine, semplice senza mai essere banale, elegante senza spiccare per virtuosismo, il cui picco si può trovare nella suggestiva scena di apertura e in alcune gradevoli descrizioni. Per il resto la lettura scorre leggera, piacevole senza mai coinvolgere realmente, a tratti quasi effimera, fino a svegliarsi in un drammatico finale che, finalmente, regala qualche palpitazione. "Komako gli era vicina, egli non sapeva da quando. Gli prese la mano. Egli si volse a guardarla ma non disse nulla. Ella fissava il fuoco e il riverbero della fiamma colpiva il suo volto attento, leggermente arrossito. Shimamura si sentì il cuore in tumulto. I capelli di Komako si erano sciolti, e la sua gola era nuda e tesa. Gli tremarono le dita per il desiderio di toccarla. La sua mano era calda ma quella di Komako ardeva. Non sapeva perché ma sentiva incombere su di loro il momento".
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