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Il bivio della vita
Siamo nel luglio del 1962: Edward e Florence, due ventiduenni molto innamorati, si sposano e partono per il viaggio di nozze fermandosi in un delizioso albergo in stile georgiano a Chesil Beach, la splendida costa nel Dorset, sud-ovest dell'Inghilterra.
Il romanzo si intitola proprio come la deliziosa spiaggetta di ciottoli, “Chesil Beach”, è stato scritto da Ian McEwan, quello di 'Espiazione' per intendersi, e pubblicato in Italia nel 2007.
Detta molto alla spicciola è la storia di un amore sincero e profondo e di un matrimonio tra due inesperti giovani, ciascuno con un futuro promettente ma famiglie diversissime alle spalle (in quella di lui c'è pure l'ombra scomoda della disabilità mentale), il tutto ambientato nell'era della pre-rivoluzione sessuale in un Paese molto conservatore, quale era appunto l'Inghilterra di Macmillian.
La trama si nutre di un'argomentata disquisizione sul tema del sesso (ovviamente contestualizzata in quel preciso momento storico di quando l'argomento era tabù) ed è naturale susciti nel lettore tutta una serie di considerazioni e riflessioni sul valore del rapporto fisico in una coppia innamorata e nella fattispecie, in una coppia appena unita nel vincolo coniugale.
Già dall'incipit si intuisce la diversità di queste due 'galassie' umane che sono Edward e Florence, i due ambiziosi protagonisti alle prese con le proprie inconfessate e quasi contrapposte aspirazioni: “Erano giovani, freschi di studi, e tutti e due ancora vergini in quella loro prima notte di nozze, nonché figli di un tempo in cui affrontare a voce problemi sessuali risultava semplicemente impossibile. Anche se facile non lo è mai.”
Il libro è suddiviso in cinque corposi capitoli: i primi quattro descrivono con minuzia gli impacciati momenti della prima sera da sposi novelli restituendo un'approfondita panoramica dei due a livello intimo ed emozionale, ed interessante è proprio questo alternarsi dei punti di vista, il maschile e il femminile, “Il viso di Edward era ancora molto arrossato, le pupille dilatate, le labbra socchiuse, il respiro breve irregolare, accelerato. Quella settimana di assurda astinenza in preparazione delle nozze giocava pesante sull'alchimia del suo giovane corpo. Florence gli stava dinanzi talmente viva e preziosa, e lui non sapeva bene che fare. Nella luce morente, l'azzurro dell'abito che non era riuscito a toglierle di dosso staccava come una chiazza scura sullo sfondo bianco della sopraccoperta tesa. Toccando la coscia di Florence si era in un primo tempo sorpreso di sentire la pelle fresca, e per qualche ragione la cosa l'aveva eccitato parecchio.”
La storia e le due differenti personalità si arricchiscono di numerosi flash su episodi del passato, molto bello e particolareggiato è quello del pomeriggio in cui i due ragazzi si conobbero.
Poi c'è il quinto ed ultimo capitolo che ci porta dritti all'epilogo della prima notte e risucchiandoci, quasi senza nemmeno accorgercene, sino alle ultime righe, sino alla parola fine. Lo fa tra l'altro, non senza un sommesso invito alla riflessione: capita che certe volte a seconda dei condizionamenti familiari o di eventi passati, di una spiccata immaturità o estrema impulsività, di un no dettato dall'orgoglio, di un sì al posto di un no per mancanza di coraggio... insomma, capita che a causa di scelte assolutamente non ragionate si possa stravolgere completamente il corsi dell'esistenza di una o più persone. Irrimediabilmente.
Lettura consigliatissima sia ai giovani che ai meno giovani, sia a chi è innamorato che a chi non lo è. Perché nella vita si sceglie ogni momento.