Dettagli Recensione
Un centenario fuori dagli schemi
Dopo “Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve” Jonas Jonasson, giornalista, consulente media e produttore televisivo svedese, torna in libreria con un romanzo beffardo, irriverente e caratterizzato da protagonisti pronti a lanciarsi nelle sfide più improbabili e assurde.
Per Allan Karlsson e il suo fedele alleato Julius, impavido vecchietto amico di lunga data e una opinabilissima chiaroveggente, non doveva trattarsi d’altro che di un semplice festeggiamento di un avvenimento tanto unico quanto raro: il centunesimo compleanno di Allan. Peccato però che, al largo di Bali, sia necessario un ammaraggio d’emergenza che li porterà ad essere salvati da una nave nordcoreana, che clandestinamente trasporta uranio, e a essere destinatari di un’accusa niente meno che di spionaggio. Come scamparla se non spacciandosi per un esperto di tecnologia nucleare, pensa Karlsson? Ma tra la beffa e la realtà il passo è breve e il gruppo si ritrova coinvolto in una vertiginosa crisi diplomatica che si dipana tra Manhattan, la savana africana e niente meno che l’Europa e che vede quali protagonisti i politici mondiali di maggior risonanza. Il tutto sino a giungere ad un finale assolutamente inverosimile e nel pieno stile dell’eclettico scrittore scandinavo.
Il testo è strutturato in capitoli che si aprono con un titolo che raffigura la parte di mondo in cui la cricca di avventurieri viene a trovarsi, lo stile narrativo, invece, è serrato e ricorda a tratti l’impostazione congeniale di Douglas Adams e della sua “Guida galattica per gli autostoppisti”. Le vicende sono canzonatorie e ironiche, oscillano tra verità e finzione, menzogna e derisione e ci raccontano quella sorta di guerra fredda dei tempi dei social network dove i soldati non imbracciano armi quanto click e mouse. Da qui la vera morale e la vera ambizione dello scrittore: mostrarci come l’opinione pubblica, la mente, l’informazione possa essere manipolata agitando le masse, confondendo le notizie e mescolando le acque, facendo leva sulla disinformazione generale e talvolta anche sull’ignoranza.
In conclusione, un romanzo dai caratteri burlesquiani, attuale e moderno che ha il pregio di saper far divertire e al contempo riflettere. A tratti confusionario e non di facile lettura perché ai limiti dell’eccessivo e dell’astruso tollerabile, ma buoni gli intenti e il proposito.
Indicazioni utili
- sì
- no
No = a chi cerca romanzi simili ma con connotati diversi.