Dettagli Recensione

 
L'arte di perdere
 
L'arte di perdere 2019-04-27 16:07:49 Chiara77
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
Chiara77 Opinione inserita da Chiara77    27 Aprile, 2019
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Si può perdere un paese

« -Nessuno ti ha trasmesso l'Algeria. Cosa credevi? Che un paese passa nel sangue? Di avere la lingua cabila nascosta da qualche parte nei cromosomi e che si sarebbe risvegliata quando avessi messo piede in questa terra? »

“L'Arte di Perdere” di Alice Zeniter è un romanzo denso, corposo, voluminoso, che racconta la storia di una famiglia che è stata costretta a lasciare la propria terra ed ha dovuto fare i conti con l'abbandono delle proprie radici.
La narrazione si apre in Algeria, anzi, precisamente in Cabilia, negli anni Cinquanta del Novecento: in questa prima parte del romanzo il protagonista è Alì, primogenito e capofamiglia, che, per un caso fortuito, comincia ad arricchirsi e a diventare benestante nel suo piccolo villaggio. Dopo la fine della seconda guerra mondiale l'Algeria comincia a rivendicare l'indipendenza: Alì e la sua famiglia si trovano nel mezzo di un conflitto sanguinoso e difficile. Da entrambe le parti vengono commessi abusi e violenze nei confronti della popolazione civile ed Alì, spinto ancora una volta dal caso, dalla sorte, si ritrova dalla parte sbagliata: dalla parte dei perdenti. Dovrà lasciare l'Algeria e rifugiarsi in Francia. Nella seconda parte del romanzo il protagonista diventa Hamid, primogenito di Alì, nato in Algeria ma costretto a fuggirne da bambino. Hamid si scontrerà con tutte le classiche problematiche degli immigrati: la sua famiglia, ricca e potente nel villaggio in Cabilia, si trasforma in Francia in persone che appartengono al gradino più basso della scala sociale. In più, Hamid è tormentato dalla condizione di harki, di traditori, che lui e i suoi rivestono rispetto agli altri immigrati algerini: la sua risposta è quella del rifiuto più totale nei confronti delle sue origini e anche, fino ad un certo punto, della sua stessa famiglia. La terza parte del romanzo ha infine una protagonista femminile, Näima, una delle figlie di Hamid. Lei si sente francese al cento per cento, eppure in qualche modo è attratta dall'idea di riscoprire le proprie origini.
Si tratta di un romanzo che permette di addentrarsi nelle pieghe della storia della guerra di liberazione dell'Algeria in modo forse un po' più piacevole che se leggessimo un saggio. L'autrice si è documentata benissimo e sicuramente si tratta di una lettura di qualità. Purtroppo non posso dire lo stesso riguardo al coinvolgimento emotivo, che personalmente ho provato poco. Mi è sembrata una storia un pochino fredda, non sono riuscita ad entrare in empatia con nessuno dei personaggi della prima parte del libro. Un po' più di coinvolgimento l'ho provato nei confronti di Hamid e Näima, ma anche qui mi è sembrato che l'autrice volesse realizzare il romanzo perfetto e scrivere proprio quello che ci si aspettava che avrebbe scritto, quindi mi sono sentita poco presa dalla lettura e un po' annoiata. In conclusione, un romanzo che consiglio, anche se ha deluso in parte le mie personali aspettative, che forse erano eccessivamente alte.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
160
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

2 risultati - visualizzati 1 - 2
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.


10 Marzo, 2021
Segnala questo commento ad un moderatore
Libro magnifico, l'ho divorato in una settimana nonostante la mole, e non mi capacito che abbia potuto scriverle una donna così giovane ... e così bella! :)
In risposta ad un precedente commento
Chiara77
27 Aprile, 2021
Segnala questo commento ad un moderatore
Ciao, in realtà non ho presente l'aspetto dell'autrice... mi documentero' ;)) Devo essere sincera, mi è sembrato un buon romanzo senza dubbio, tratta un tema molto interessante. Ma non mi ha entusiasmato così tanto...
2 risultati - visualizzati 1 - 2

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La compagnia degli enigmisti
Il mio assassino
Demon Copperhead
La stagione degli amori
Il dio dei boschi
Tatà
La prova della mia innocenza
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera