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Cecità
 
Cecità 2019-04-25 15:02:36 Tomoko
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
Tomoko Opinione inserita da Tomoko    25 Aprile, 2019
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Cecità lattiginosa, il mal bianco.

Non è un classico libro post apocalittico.
Non è una cecità nera e buia, è qualcosa che entra negli occhi, come un mare di latte.
Non ci sono personaggi ben definiti, i protagonisti vengono distinti per ciò che li caratterizza: la ragazza dagli occhiali scuri, il ragazzino strabico, l’uomo dalla benda nera, la moglie del medico.
Non ci sono dialoghi diretti, come se tutto il libro fosse raccontato dalla voce dell’autore.
Pochi punti, molte virgole.
Non è la cecità in quanto tale ad essere la protagonista di questo libro, ma la reazione psicologica di ogni individuo alla cecità stessa dovuta al contagio.
Troviamo indifferenza, istinto di sopravvivenza, paura, abbandono e impotenza.
Alcuni reagiscono diventando abusatori di potere, violentatori carnali, ladri e persino assassini.
La mancanza di un senso che è la vista non fa perdere solo la stessa ma anche la ragione.
Non c’è traccia di lieto fine.
Ma basta solo guardare fuori dalla finestra, o ascoltare i telegiornali per capire che a questo mondo non c’è più umanità.
Questo libro non è servito a farmi capire qualcosa di nuovo ma semmai a ricordarmi ciò che già so.
Ad alcuni ha aperto gli occhi, io sto già convivendo con questo mondo.
Lo consiglio forse ad un target di lettore più giovane.

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Commenti

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Ciao Angela. Sei riuscita a ridimensionarmi questo libro, verso cui nutrivo già qualche perplessità. Al momento quindi può attendere.
Brava, con poche parole hai fatto un ottimo commento, nonostante questo libro non ti sia piaciuto particolarmente sei riuscita a coglierne l'essenza. In realtà a me questo libro (e più in generale lo "stile Saramago") è piaciuto tantissimo proprio perché da una situazione totalmente assurda racconta la realtà, come dici tu la cecità è semplicemente un pretesto per raccontare l'animo umano anche nelle sue forme più grette, inoltre se consideri che è stato pubblicato 24 anni fa ed è ancora così concretamente attuale...
Molly Bloom
29 Aprile, 2019
Ultimo aggiornamento:
29 Aprile, 2019
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Trovo sia un commento che può indurre in errore chi non ha ancora letto il libro per due motivi. Punto primo, il libro ha dialoghi ma separati non dalla linea di dialogo alla quale siamo abituati ma appunto dalle virgole alle quali fai menzione. Punto secondo, il lieto fine c'è o quanto meno da speranza e purifica in qualche modo le atrocità subite o commesse prima, per quanto possa essere soggettivamente interpretato è un fine che va comunque a migliorare il loro stato. A me è piaciuto molto, originale come trama e stile, poetico ed educativo, con più piani di lettura, credo che possa dare qualcosa a tutti i target di lettori, Saramago stesso si cela in uno dei personaggi e in particolare nello scrittore (giustamente). Non è comunque tra i miei preferiti di Saramago, preferico Le intermittenze della morte.
In risposta ad un precedente commento
Tomoko
02 Mag, 2019
Ultimo aggiornamento:
02 Mag, 2019
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Ciao Molly!
Grazie del consiglio, darò un’altra possibilità a Saramago leggendo “le intermittenze della morte”.
Forse mi sono spiegata male,
La frase “non c’è traccia di lieto fine” non è tale in quanto conclusione del libro, ma volevo solo trasporre l’umore dei protagonisti “torneremo mai a vedere?”questa frase è spesso rindondante.
Anche perché, essendo una mia recensione, personalmente preferisco non anticipare al futuro lettore finali o scene che potrebbero rovinare il gusto della lettura.
Anche per le prossime recensioni, darò solo qualche piccola opinione personale.
Ciao!
Ciao Tomoko, si sotto questa luce hai ragione, nel complesso è pessimistico e cupo, pieno di delitti e bruttissime esperienze molte inimmaginabili, per quello che ho trovato una speranza nel finale, evidentemente ti ho frainteso. Le opinioni personali e sincere, anche a costo di andare contro corrente sono le migliori secondo me, sono quelle che più amo leggere perché hanno carattere, sono originali e danno spunto a interessanti scambi d'opinione.
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