Dettagli Recensione
L'inverosimile coppia
Costa Blanca, Spagna. Sandra è una trentenne un po’ scapestrata, che non sa cosa fare della sua vita nonostante sia incinta, per giunta di un uomo che non ama. Fuggendo dalle sue responsabilità, dalla sua famiglia e forse anche da se stessa, sulla spiaggia ha un malore e viene soccorsa da due vecchietti norvegesi. La loro conoscenza diventa amicizia, Sandra si trasferisce a casa loro…ma pian piano nota qualche stranezza nella coppia.
Compare subito in scena anche Julian, un vecchietto ex deportato e sopravvissuto a Mauthausen, da tempo sulle tracce dei criminali nazisti ancora a piede libero, di cui i norvegesi sono tra i peggiori. Sandra e Julian, che nella narrazione del libro si alternano come “narratori” della vicenda, diventano amici e iniziano a collaborare per smascherare i due criminali ma…non sono gli unici: l’intero paese pare il covo dei peggiori ex gerarchi nazisti in circolazione! A un certo punto, Sandra sembra esser ben entrata nel suo ruolo di “infiltrata” e addirittura trova anche il possibile amore della sua vita; ma i nazisti sono scaltri, non sarà per nulla facile smascherarli... ci riuscirà la strana coppia fatta da un arzillo ottantenne ed una scriteriata prossima puerpera?
Molti aspetti poco credibili: Sandra si comporta spesso da ventenne, in stato di avanzata gravidanza salta giù dagli alberi, guida il motorino sotto la pioggia battente, non ha alcuna precauzione per se stessa e il bimbo: roba da far rabbrividire qualunque ginecologo ! Anzi, pensa a suo figlio solo quando, dopo appena 2 giorni che conosce i norvegesi, già inizia a puntare la loro eredità ! Julian, poi, ha ottant’anni suonati ed è più scaltro di Indiana Jones, fa intendere che collabora (o lavora?) per/con una fantomatica agenzia che ricerca gli ex gerarchi per assicurarli alla giustizia ma in realtà fa tutto da solo, non li coinvolge mai... e dire che in varie occasioni avrebbe davvero avuto bisogno d'aiuto! Julian subisce un pestaggio, sale e scende di corsa per le scale antincendio, salta cancelli e recinzioni…roba che mia nonna si sarebbe rotta il femore solo al pensiero di farlo! Anche i gerarchi sembrano nel pieno delle forze: addirittura, fanno cene e feste da ballo, vanno in palestra, curano i reumatismi con un placebo di acqua e vitamine... altro che “Villa Arzilla” ! Quando dopo vari capitoli, Julian finisce faccia a faccia con uno dei suoi ricercati, il dialogo tra i due è anch’esso inverosimile.
Il libro parte con un discreto ritmo e un pizzico d’ironia e, tutto sommato, inizialmente cattura l’attenzione. L’idea della narrazione alternata tra Julian e Sandra è una trovata stilistica interessante. Ma pagina dopo pagina, le delusioni e le incongruenze aumentano, si stratificano, diventano infine insostenibili. A metà libro, il romanzo diventa anche più lento, perde quel poco (poco davvero) che aveva di thriller e comincia ad annoiare. Romanzo sopravvalutato e, in fin dei conti, deludente.