Dettagli Recensione
Top 500 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Un supereroe triste
Sedotto dal più noto “Il club degli incorreggibili ottimisti”, ho acquistato questo romanzo sperando di non rimanerne deluso e di ritrovarvi lo stesso estro. Soddisfatto in parte, ma è chiaro che le mie aspettative fossero aumentate.
Guenassia sembra avere la necessità di stabilire un punto di partenza in coincidenza con l’infanzia del suo principale protagonista. Thomas Larch nasce a Delhi, dove trascorre la prima parte della sua vita, da padre inglese e madre indiana. Quando la famiglia si trasferisce a Londra entra a far parte di una ristretta comunità di bambini che i coetanei indigeni usano chiamare “paki”, proprio come è capitato al giovane Farrokh Bulsara, alias Freddie Mercury.
Uso un sostantivo di cui spesso si abusa ma che, in questo caso, è sicuramente appropriato: il romanzo narra le vicissitudini di Tom, le tappe della sua esistenza scaturite da avvenimenti incontrollabili misti a scelte inconfutabili. Un susseguirsi di episodi conformi alla vita di un uomo comune alternati a eventi straordinari, degni della biografia di un supereroe. Gli ideali richiamati nel titolo vanno intuiti e interpretati, ricercati nelle rinunce e nelle strade che il protagonista decide di percorrere.
Il testo scorre piacevolmente, con uno stile semplice e chiaro. Le peripezie del giovane Tom paiono al limite della verosimiglianza, forse un po’ hollywoodiane. La fantasia di Guenassia si muove comunque in un contesto reale e coinvolge il lettore in una fiction originale e seducente.