Dettagli Recensione
Un matrimonio?
«Era una sensazione meravigliosa essere adulti eppure ancora giovani. Essere sposati ma non rassegnati. Essere legati eppure liberi.»
Roy e Celestial sono una coppia di afroamericani sposati da circa un anno e mezzo. Lui proviene da una famiglia modesta di una piccola cittadina della Louisiana, Eloe. Lei invece è originaria di Atlanta, in Georgia, e i suoi genitori hanno realizzato il sogno americano: partiti come semplici insegnanti, sono diventati milionari.
Roy, rappresentando la parte economicamente più debole nella coppia, è maggiormente ambizioso: vuole fare soldi, realizzarsi ed aiutare anche la giovane moglie ad emergere come artista. Tutti i sogni e le promesse del futuro però si interrompono in modo netto e brutale durante una visita che i due fanno ai genitori di lui, ad Eloe. Invece di fermarsi a dormire a casa dei suoi, Roy decide di trascorrere la notte in un motel: si viene così a formare la catena di coincidenze famosa come “trovarsi al momento sbagliato nel posto sbagliato”. Infatti quella sera nel piccolo hotel una donna viene violentata e sarà accusato e condannato come colpevole proprio Roy.
“Un matrimonio americano” non è un legal thriller: non aspettatevelo. L'errore giudiziario viene in qualche modo subito accettato e quasi dato per scontato dai protagonisti, in quanto neri.
La narrazione si concentra invece sugli effetti che può avere una situazione del genere nella vita di chi ne è stato purtroppo vittima. In particolare qui si analizzano i sentimenti di due giovani sposi che hanno trascorso poco più di un anno insieme e sono stati obbligati per un'ingiustizia a separarsi. Il marito è certamente colui che deve subire le conseguenze più devastanti, ma anche la moglie, con le sue scelte sempre cercate e volute e mai subite, dovrà affrontare la sua parte di infelicità.
«Avevamo pensato che saremmo riusciti a parlarne, a venirne fuori ragionando. Ma qualcuno avrebbe pagato per quel che era successo a Roy, proprio come Roy aveva pagato per quel che era successo a quella donna. C'è sempre qualcuno che paga.»
La bravura dell'autrice risiede proprio nel rendere questi personaggi reali, molto lontani da stereotipi o topoi letterari: Roy e Celestial sembrano quasi uscire dalle pagine di carta e materializzarsi sotto i nostri occhi con le loro paure, le loro incertezze, i desideri a cui non intendono rinunciare e le speranze che si trasformano con l'incedere della vita.
Un romanzo che mi ha trascinata nella vicenda narrata: ho pensato a tutte le vittime degli errori giudiziari, a quanta sofferenza e disperazione possa scaturire da una situazione del genere, che può senza dubbio rovinare una vita ed un matrimonio.