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Il club degli incorreggibili ottimisti
 
Il club degli incorreggibili ottimisti 2018-12-28 11:01:50 CRISTIANO RIBICHESU
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
CRISTIANO RIBICHESU Opinione inserita da CRISTIANO RIBICHESU    28 Dicembre, 2018
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Memorabile

Scelto senza seguire alcun consiglio di lettura. Il mio incontro con questo romanzo è stato piuttosto casuale. Giunto in anticipo nel luogo in cui avevo appuntamento con un amico, ho deciso di trascorrere il tempo a mia disposizione girovagando tra gli scaffali di una grande libreria in un centro commerciale. Confusa tra molte altre, la copertina di questo spesso tomo mi ha attratto inspiegabilmente. Dopo aver letto la quarta di copertina, ci ho messo un po’ di tempo per decidere di acquistarlo, perché 18 euro e 60 non sono mica pochi… ma alla fine sono contento di poter dichiarare di aver speso bene i miei soldi.
Il romanzo è ambientato a Parigi, in un tempo che va dalla fine degli anni cinquanta fino al luglio del ’64. Michel Marini è il giovane adolescente che ci racconta la sua storia. Una vita piuttosto normale e indubbiamente simile a quella che i suoi coetanei conducevano nelle nostre città in quegli anni. Una famiglia benestante ma non ricchissima, gli studi liceali, le prime infatuazioni e la moltitudine di dubbi e incertezze tipiche di quell’età.
Con leggerezza e stile, Guenassia inserisce gli avvenimenti storici che fanno da contorno alle vicende narrate, generando e ampliando il contesto, pagina dopo pagina. I personaggi vivono tali avvenimenti con distacco, in alcuni casi, o ne sono protagonisti, in altri. E’ sempre Michel il testimone di quei giorni, colui che racconta con ironia e sarcasmo, rabbia e disincanto.
Chi erano i membri del club nominato nel titolo? Michel li incontra per caso, curiosando nel retro del salone di un bar che frequenta per giocare a biliardino con gli amici. Essi sono rifugiati politici giunti dall’est, da quei paesi in cui il regime comunista non ammette possa esistere un’opposizione alle sue idee. Uomini che hanno abbandonato le loro mogli e i figli, che sono fuggiti portando con sé solamente i ricordi. Nulla rimane della vita precedente e ben poco sono in grado di ricostruire nel paese che li ha accolti malvolentieri. Guenassia mescola le loro storie con quella del giovane Michel, che diventa loro amico e frequentatore assiduo del club.
Erano gli anni sessanta colmi di fermenti ideologici, stravolgimenti politici. Un periodo instabile come lo è l’adolescenza. Meravigliosamente tutto si unisce e si confonde tra le pagine di questo delicato romanzo generazionale che allieta e istruisce al tempo stesso.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Romain Gary
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