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Odissea umana
“ La Commedia umana “, a metà tra romanzo di formazione e saggio pedagogico con i connotati di un poemetto lirico in prosa, è una lezione di civiltà, brevi capitoli dissociati ad esprimere significati e riflessioni universali, oltre singole situazioni e personaggi.
Gli occhi di un ragazzino orfano di padre, Homer Macauley, scolaro e fattorino, e la sua particolare Odissea nel paese californiano di Itaca, segnano una forte identità famigliare e un indistruttibile ottimismo alla scoperta della vita, un manuale di sopravvivenza e di umanesimo del profondo, sentimenti autentici e valori conclamati.
William Saroyan, anche su basi autobiografiche, una infanzia da orfano e profugo armeno, un lavoro come fattorino, ma con una dose massiva di fantasia, l’ uso di una prosa vivace e giocosa, aspira a formare ed informare, inscenando una educazione sentimentale mai banale con verità inoppugnabili ma che ovvie non sono in un romanzo corroborato da fragore fanciullesco ed umorismo dissacrante.
Il titolo si contrappone al celebre Poema dantesco e ripropone la “ Commedia umana “ di Balzac, un racconto scritto in soli 11 giorni e pubblicato in America nel 1942, in pieno conflitto bellico, ispirazione e conforto per i soldati americani gettati nelle atrocità del fronte senza un futuro certo, una lirica imbevuta di significati, fratellanza, umanità, uguaglianza, con un forte senso religioso e di appartenenza ad un mondo che non preveda confini e preclusioni razziali, politiche, sociali, con un solo grande respiro umano.
Un romanzo che sa di guerra e contro la guerra, dalla quale uno dei fratelli di Homer non tornerà, che consegna agli occhi sognatori ed incantati di un adolescente impegnato a consegnare telegrammi latori di morte la scoperta di un mondo inaccessibile ed inspiegabile, cieco, sordo, un ottimismo di ragione e sentimenti con una morale di fondo.
Capitoli dalla connotazione pedagogica, una chiave di lettura che è parte del romanzo ed esula il romanzato, con una leggerezza, piacevolezza e liricità di fondo, che si rivolge ai più piccoli ma anche a quel mondo adulto che ha da insegnare ma tanto da imparare.
Homer è una spugna, come tutti gli adolescenti impulsivo e dissacrante, giorno dopo giorno impara un po’ di più, già possiede tratti di ragionevolezza e senso di responsabilità da adulto oltre ad una dose di saggezza senile, perché ogni uomo è il mondo intero.
Un giorno, imbevuto di sofferenza, cercherà qualcuno da odiare, ma non ci sarà nessuno se non il male, e la morte avrà lasciato un’ eredità spirituale.
L’ intento di Saroyan e’ la crescita di persone libere, oneste, coraggiose e pensanti, che si differenzino esclusivamente per doti intrinseche, con una giusta dose di paura ma mai impaurite, che continuino l’ esperienza in un mondo senza barriere e confini, ne’ stranieri, e soprattutto senza il male.
In una terra di disuguaglianze e scontri razziali egli aspira alla fratellanza, in un tempo di guerra alla pace tra i popoli, il suo marcato ottimismo e’ piuttosto idealista ed utopico.
A contare è l’ essenza dell’ espresso, umanità , bontà, sorriso, comprensione, amore, inseriti in una moderna “ Commedia umana “, l’ esito un messaggio educativo e di civiltà rivolto in primis ai più giovani e comunque sempre valido ed attuale.