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Mille splendidi soli
 
Mille splendidi soli 2008-02-04 01:16:12 Maristella
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
Opinione inserita da Maristella    04 Febbraio, 2008

Mille splendidi soli

“Ogni fiocco di neve

È un sospiro di una donna infelice

Da qualche parte del mondo.”



Dopo aver incantato ed emozionato i lettori di tutto il mondo con “ Il cacciatore di aquiloni”, Khaled Hosseini ci accompagna nel dolente mondo delle donne afghane, un mondo pervaso di sopportazione, di sottomessa coercizione, di violenza e di brutale e profonda umiliazione quotidiana che tuttavia non ha il potere di strapparne il coraggio, la solidarietà e la grande determinazione ed energia versata nella silenziosa lotta per l’aspirazione ad un futuro migliore.

E’ la storia di due donne completamente differenti: Mariam, una ” harami” figlia illegittima di uno degli uomini piu’ potenti di Herat, nata dalla relazione con una serva, destinata a vivere ai margini della società, in quanto generata nel peccato e nella vergogna e Laila, nata vent’anni dopo a Kabul, proveniente da una famiglia di maggior cultura ed elevazione sociale, con un avvenire che sembrerebbe configurarsi nettamente migliore. La vita unirà i loro destini, portandole a percorrere un accavallarsi di circostanze che le vedrà, entrambe spose del bieco calzolaio Rashid, condividere un destino comune all’ombra di una profonda disperazione che fortificherà il loro legame e defluirà in un attaccamento profondo e indissolubile.

La loro storia si intreccia intimamente con trent’anni di storia afghana, ripercorrendone il periodo monarchico, l’invasione sovietica, le guerre civili fino all’avvento del regime talebano intorno al 1996. I talebani sviliranno la figura femminile con ogni genere di crudeli e spietate vessazioni che si dilateranno al di là di ogni immaginazione.

Ma la fortezza dell’animo femminile, chiuso in un casalingo e ingabbiante universo di pochi metri quadri, soffocato dal peso del burka che, pur togliendone il respiro, ne protegge la dignità preservandolo da sguardi di irrazionale condanna e gelido disprezzo, riscatterà un infame destino seppure con il sacrificio estremo che porterà alla libertà, dopo aver percorso i sentieri dell’amicizia e dell’amore.

Con una narrazione sensibile e ben concertata, che divulga una trama densa ed autentica, ricca di personaggi, di eventi e di colpi di scena congiunti alle vicende storiche riportate, vicende che palesano i loro effetti aggressivi ed indelebili sulle esistenze colpite, Hosseini, ancora una volta, ci coinvolge nell’abbraccio a questo suo Paese tanto amato e tanto straziato, nella speranza che “i mille splendidi soli che si nascondono dietro i suoi muri” possano tornare a illuminare questa nazione dove alfine possa finalmente regnare pace, giustizia e prosperità.

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Il cacciatore di aquiloni
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