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Torneremo tutti a trovarti.
Attratta dalla copertina e anche dalle interessanti recensioni ho iniziato a leggere questo romanzo.
Particolare.Toccante certamente, perché Susie Salmon, quattordici anni, potrebbe essere la nostra vecchia compagna di banco oppure una ragazzina del nostro quartiere. Iscritta al Club degli scacchi e al Club della chimica, viene uccisa il 6 dicembre 1973. Lo apprendiamo subito.
“Ora sei mia. … Pensai a mia madre che avrebbe controllato l’ora sull'orologio del forno…”
“Dimmi che mi ami. ” Glielo dissi dolcemente. La fine arrivò comunque.
La narrazione è molto scorrevole nella prima metà del racconto, i sentimenti di rabbia e dolore e vendetta nei confronti del sig Harvey, che ci viene svelato essere il suo assassino, esplodono all'istante. E inutilmente speriamo che Susie riesca a fuggire da quella trappola mortale. Ma sappiamo che ciò non accadrà.
Dal suo Cielo continua a raccontare, vegliare, vivere parallelamente alle persone che avevano affollato il suo mondo.
Buckley, il suo fratello minore di quattro anni;
Lindsey, sua sorella che ne ha tredici e con lei vive le emozioni della sua vita che va avanti, con al suo fianco Samuel Heckler;
Holiday il loro cane;
e poi i genitori; la nonna;
Len Fenerman che si occupa delle indagini;
Ray Singh, il suo migliore amico a scuola, diventa il principale sospettato;
Ruth Connors che disegna nudi usati impropriamente dai compagni. E che ha molto più talento dei suoi insegnanti. Una ribelle deliziosa. La sua ragazza speciale. Nate per tenersi compagnia a vicenda. “Due strane ragazze che si erano incontrate nel più bizzarro dei modi: nel brivido che lei aveva avvertito quando le ero passata accanto.”
Le vite che Susie aveva intrecciato con le loro continuano a scorrere. A volte ho davvero l’impressione che quasi riesca ad apparire, anche se fugacemente, negli occhi e nel cuore di chi l’ha amata.
La seconda parte del romanzo l’ho trovata prolissa, lenta, persa in inutili elucubrazioni che nulla possono aggiungere a tutto ciò che è stato già raccontato. Fatico ad arrivare all'ultima pagina, a tratti mi sono persa e sono stata più volte tentata ad abbandonare la lettura.
Ma la curiosità di arrivare a mettere un punto, a non lasciare Susie “incompiuta” mi ha spinta ad andare avanti. Ma con tanta, inutile fatica.
“Auguro a tutti una vita lunga e felice.” Susie.
Buone prossime letture a tutti.
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