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Un uomo che legge ne vale due
La passione per i libri e per la letteratura segna profondamente la vita di Edmond Charlot, che apre una libreria e crea una casa editrice nell’Algeria degli anni trenta. Attraverso le vicende del protagonista che diventa amico dei più grandi scrittori del tempo, tra i quali Camus, Saint Exupery e Gide, seguiamo il drammatico sviluppo della politica colonialista francese, con il conseguente insorgere di movimenti indipendentisti e del terrorismo fino alla conquistata indipendenza.
E’la letteratura, come l’arte, in senso lato, il mezzo più efficace per tramandare la memoria ed è ai libri affidato il prezioso compito di preservarne il valore.
Con dolorosa consapevolezza, il giovane Ryad si appresta, molti decenni più tardi, a svuotare la libreria ormai destinata a ospitare un negozio di ciambelle. Un oltraggio per chi ama i libri e ciò che essi rappresentano.
Se la storia tramanda numerosi tentativi da parte di regimi repressivi di impedire la divulgazione delle idee e della cultura, proprio mediante la distruzione di considerevoli patrimoni letterari, qui siamo di fronte a un ulteriore esempio dell’imbarbarimento culturale che induce a preferire due ciambelle alla lettura di un testo di Camus o di Gide.
Con un ritmo narrativo che alterna passato e presente, Kaouthier Adimi, descrive luoghi caratteristici dell’Algeri del passato e della Parigi più moderna, da sempre luogo di riferimento della più fertile cultura europea.
Una lettura piacevole dal punto di vista letterario e interessante per la testimonianza di eventi storici che non vanno dimenticati, ma dei quali piuttosto è bene preservare la memoria perché sia di monito e insegnamento.
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