Dettagli Recensione
Dissociazione avvolgente
Una scrittrice in viaggio per lavoro in una Atene rovente, lunghi momenti di rivisitazione personale, incontri inaspettati quanto casuali, quasi un segno del destino, intrecci svelati, storie da cui iniziare, considerando paure e desideri al di fuori di se’ e respirando nella vita altrui una cronaca della propria.
Lei è partita da Londra tralasciando il proprio passato, senza particolari aspettative, un matrimonio finito alle spalle, ormai incurante del giudizio altrui, e di tutte le considerazioni che avevano senso solo nel luogo che ha abbandonato.
D’ ora in poi, a cominciare dal viaggio aereo, l’ inizio e la conclusione di una serie di relazioni scandite da un comune senso di appartenenza, insoddisfazione e solitudine, la ricerca di vita ed affetti, storie che svelano la propria imperfezione e domandano attraverso monologhi prolungati ed ossessivi una possibilità’ di ascolto, un semplice sfogo per quello che è stato e non è stato.
Sovente, e quasi impercettibilmente, si passa da un momento, pur vago, ad un altro, basta uno sguardo, un pensiero, un richiamo, un ricordo, lo squillo di un cellulare, e ci si assenta, per tornare a pensare a se stessi ed a squarci di vita passata.
Il presente è un anziano imprenditore con tre matrimoni alle spalle che racconta la propria lunga storia ammaliato dal fascino della narratrice, un amico e collega che si sente condannato dalla realizzazione dei propri sogni, una bellissima donna che ha vissuto da sempre la difficoltà di amare e tante altre piccole storie, più o meno reali, nate dal proprio seminario di scrittura, pur sempre storie da raccontare.
La protagonista, immersa e sommersa in questa logorrea protratta, la assapora lasciandosela scorrere addosso, analizzandone i contenuti per abbandonarli, trasferendoli a se’, accostandosi e scostandosi da tante storie e da attimi di pressante presenza.
D’ un tratto è sopraffatta da uno strano senso esistenziale come fosse un dolore segreto, un tormento interiore impossibile da condividere con gli altri che continuano a chiederle di occuparsi di loro senza accorgersi di ciò che realmente ha dentro.
È questa l’ essenza del racconto, una comunanza di solitudini e particolarismi, pensieri dissociati, unici, separati, un sistema relazionale che basta a se stesso, tanti singoli momenti a svelare una trama che non c’è, costruita sul potere delle parole e dei desideri, accompagnata dal fascino di una scrittura piana, meticolosa, meditata, silente, che privilegia individuo ed essenza.
Vite e momenti di vita all’ interno di legami sottili, vicini e lontani, che riportano al senso profondo di una natura umana come sempre assai complessa e frammentaria, un puzzle di difficile composizione e tuttora irrisolto.