Dettagli Recensione
Forse
Onestamente non il miglior libro di Saramago.
La trama parte in modo davvero avvincente, per carita': allo scoccare della mezzanotte del 31 Dicembre la morte cessa di esistere. In questo piccolo paese (il Portogallo, probabilmente), non muore piu' nessuno, neanche coloro che si trovano coinvolti in incidenti aerei, neanche le vittime di incendio. Nessuno. Tutti restano al massimo in uno stato di coma permanente.
Le manifestazioni di giubilo cessano tuttavia quando i cittadini si accorgono che l'assenza della Morte e' in realta' una bella gatta da pelare: con il suo classico stile pessimista/inquietante/ angosciante Saramago ci descrive una realtaa' fatta di semi-cadaveri che si ammassano negli ospedali, famiglie esasperate dalla sopravvivenza dei loro cari ormai centenari e tanto, altro ancora.
Poi, un altro bel giorno, come se niente fosse, la morte torna a far visita, e decide di mandare una lettera per avvisare del suo ritorno: la manda a tutti, tagliente, efficace, e se la ricevi sai che in una settimana sai morto. La manda anche a un violinista che, pero', la rimanda indietro. E la morte non ha altre alternative se non fargli visita di persona...
Tutto molto interessante ma, c'e' un ma: verso la fine del libro vi sono circa trenta pagine che secondo me potevano benissimo essere tagliate, in quanto appesantiscono il testo e sembra quasi che Saramago le abbia aggiunte per non far sembrare il libro troppo corto. La morte, inoltre, e' descritta in modo troppo sentimentale e costruito. Il finale, inoltre, un po' banale.
Nel complesso e' un libro piacevole per i novizi, ma non aspettatevi un capolavoro. Se siete lettori esperti e siete indecisi tra questo e altri suoi libri, meglio optare per "Cecita'" o "Il Vangelo secondo Gesu' Cristo".
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Commenti
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Poi potrei sbagliarmi, e forse mi sbaglio.
Quali motivi di interesse ti sono piaciuti?
Ti e' piaciuto cecita'? Quello e' un'opera d'arte.
Piccolo aneddoto: mi è capitato di regalare questo libro ad una persona, era l'edizione Feltrinelli con la copertina un po' bizzarra: a morte incappucciata con la scure a fianco...non vi dico che sguardo spaventato ha fatto il destinatario che a momenti non lo voleva accettare, manco fosse la lettera viola del romanzo. Sono dell'opinione che il mio regalo sia stato accolto dalla spazzatura non appena ci siamo allontanati l'uno dall'altra.
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